“Perché denunciare il reddito dopo il bene che vi ha fatto?“, affermava Marcello Marchesi. Il reddito, effettivamente, riveste un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi. Pur non garantendo la felicità, infatti, aiuta a far fronte alle varie esigenze quotidiane. A partire dall’alimentazione fino ad arrivare alle bollette di luce e gas, d’altronde, sono davvero innumerevoli le volte in cui dobbiamo sborsare dei soldi.
Proprio quest’ultimi, assieme ai vari beni immobili e mobili di nostro possesso, finiscono sotto la lente di ingrandimento del Fisco che ogni anno ci chiede di fornire una dichiarazione dei redditi.
Dichiarazione dei redditi 2023, chi non deve presentarla: i casi di esonero
Entrando nei dettagli non devono presentare la dichiarazione dei redditi nel corso del 2023 coloro che hanno percepito redditi che comportano il pagamento di un’imposta inferiore a 10,33 euro. Tale imposta deve essere pagata sul reddito complessivo, al netto di eventuali deduzioni per l’abitazione principale, relative pertinenze e delle eventuali detrazioni per carichi di famiglia.
Si ha diritto all’esonero dalla presentazione del Modello 730 anche quando si tratta di contribuenti che percepiscono esclusivamente redditi da lavoro dipendente o da pensione. Tali importi devono essere certificati dal sostituto d’imposta che, per legge, è obbligato a trattenere le imposte. Stesso discorso vale anche in presenza di più sostituti d’imposta, a patto che l’ultimo effettui il conguaglio di tutti i redditi percepiti nel corso dell’anno di riferimento.
Non devono presentare il Modello 730 o il Modello dei Redditi Persone Fisiche coloro che sono proprietari esclusivamente dell’abitazione principale, delle relative pertinenze e di altri fabbricati non locati.
Come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate, si ha inoltre diritto all’esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi per:
“Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto. Sono escluse le collaborazioni di carattere amministrativo – gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche”.
Sono escluse dalla dichiarazione dei redditi anche alcune rendite, come ad esempio quelle erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte. Tale discorso vale anche per i redditi soggetti ad imposta sostitutiva, come ad esempio gli interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico. In caso di dubbio, comunque, è opportuno rivolgersi a un commercialista. In modo tale da accertarsi di aver diritto all’esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.