La dichiarazione dei redditi è un appuntamento fondamentale per milioni di contribuenti italiani, e il 2024 non fa eccezione. Tuttavia, quest’anno, in concomitanza della scadenza per l’invio delle Dichiarazioni 2024 (anno d’imposta 2023) si è verificata una sorpresa inaspettata che ha generato confusione e dubbi.
A fine ottobre 2024, infatti, un’anomalia nei sistemi dell’Agenzia delle Entrate ha colpito numerosi contribuenti, causando il rifiuto ingiustificato dei modelli F24, per il pagamento delle imposte.
In dettaglio, nei giorni 29 e 30 ottobre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha riscontrato un’anomalia nel suo sistema di acquisizione dei modelli F24 telematici.
Modello F24 scartati: possibile nuovo invio entro 11 novembre
L’Agenzia delle Entrate ha tempestivamente riconosciuto il problema, informando (con apposito comunicato stampa e probbedimento) i contribuenti coinvolti della possibilità di reinviare i modelli F24 respinti. Un provvedimento ad hoc ha quindi stabilito che chiunque avesse subito lo scarto improprio dei propri F24, potrà inviarli nuovamente senza incorrere in sanzioni o interessi.
L’Amministrazione ha, quindi, fissato una nuova scadenza per il reinvio dei modelli F24 scartati: entro l’10 novembre 2024. Sebbene il provvedimento ufficiale indichi il 10 novembre come termine, questo cade di domenica, spostando quindi la data ultima al primo giorno lavorativo successivo. Osssia l’11 novembre. Ciò significa che i contribuenti hanno a disposizione un margine di tempo per completare l’operazione, senza il rischio di incorrere in penalizzazioni per il ritardo dovuto a cause non dipendenti dalla loro volontà.
Questa decisione offre un margine di respiro ai contribuenti che, sorpresi dallo scarto inaspettato, rischiavano di non poter rispettare le scadenze. Ma sorge una domanda importante per molti: questa proroga è valida anche per altre scadenze fiscali di fine ottobre?
La Dichiarazione dei Redditi 2024 e il Concordato Preventivo Biennale
Tra le questioni sollevate dai contribuenti c’è il dubbio se questa proroga possa estendersi anche all’invio della dichiarazione dei redditi 2024, relativa all’anno d’imposta 2023, e all’adesione al cosiddetto concordato preventivo biennale (CPB).
Immaginiamo il caso di un contribuente che abbia inviato la propria dichiarazione il 29 ottobre 2024 e si accorga solo in seguito del rifiuto. Questo contribuente potrebbe chiedersi se ha diritto a un ulteriore periodo per il reinvio della dichiarazione stessa.
Dichiarazione redditi 2024 scartata: l’Agenzia specifica i limiti della proroga
In risposta a questi dubbi, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la proroga concessa si applica esclusivamente ai modelli F24 scartati a causa dell’anomalia. In altre parole, la possibilità di reinviare entro l’11 novembre 2024 è valida solo per i modelli F24 e non si estende ad altri adempimenti fiscali, come la dichiarazione dei redditi 2024 o l’adesione al concordato preventivo biennale.
L’Agenzia ha sottolineato, infatti, che, durante i giorni in cui si è verificato il problema con i modelli F24, il resto dei servizi online ha continuato a funzionare senza intoppi. Di conseguenza, non vi sono motivi tecnici che giustificherebbero una proroga per l’invio della dichiarazione dei redditi o per altre scadenze diverse dagli F24. I contribuenti che non hanno rispettato la scadenza del 31 ottobre 2024 per la dichiarazione dei redditi, quindi, non possono beneficiare di questa estensione.
Riassumendo
- Fine ottobre 2024: errore tecnico causa scarto improprio dei modelli F24 all’Agenzia Entrate.
- L’Agenzia consente il reinvio dei modelli F24 scartati entro l’11 novembre 2024.
- La proroga del reinvio F24 non si estende alla dichiarazione dei redditi 2024.
- I servizi online dell’Agenzia delle Entrate hanno funzionato correttamente per la dichiarazione dei redditi e adesione al CPB