Quando una persona viene a mancare, gli eredi devono occuparsi di diverse questioni burocratiche, tra cui la dichiarazione dei redditi del defunto. Questa responsabilità può sembrare gravosa, ma è un passo necessario per rispettare le leggi fiscali italiane.
Il primo compito degli eredi è verificare se il defunto era obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno in cui è avvenuto il decesso. Ad esempio, se il signor Francesco è deceduto a giugno 2024, i suoi eredi (moglie, figli, ecc.) devono controllare se Francesco sia obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2023.
Il quesito
Esistono due strade percorribili. L’erede può utilizzare il Modello 730 senza sostituto d’imposta o il Modello Redditi Persone Fisiche. Il Modello 730 può essere utilizzato solo se il defunto rientrava tra i soggetti ammessi a questo modello. In caso contrario, deve essere utilizzato il Modello Redditi Persone Fisiche. Gli eredi devono scegliere il modello appropriato in base alle condizioni del defunto.
La presentazione della dichiarazione redditi può anche farsi alla posta. In tal caso, tuttavia, l’erede deve esclusivamente utilizzare il Modello Redditi.
Un lettore ci ha posto una domanda interessante: è l’unico erede di un genitore deceduto a luglio 2024, e il genitore era obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2023. Il lettore desidera rinunciare all’eredità e vuole sapere se la presentazione della dichiarazione dei redditi implica automaticamente l’accettazione dell’eredità.
Rinuncia all’eredità e dichiarazione dei redditi
La legge prevede che gli eredi abbiano dieci anni di tempo dalla data del decesso per rinunciare all’eredità. La presentazione della dichiarazione dei redditi del defunto è un obbligo fiscale che grava sugli eredi, ma non implica automaticamente l’accettazione dell’eredità. L’erede ha comunque il diritto di rinunciare all’eredità anche dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi del defunto.
Tuttavia, è importante fare attenzione ai rimborsi d’imposta. Se dalla dichiarazione del defunto emerge un credito d’imposta, l’Agenzia delle Entrate lo erogherà automaticamente all’erede, a meno che quest’ultimo non rinunci espressamente al rimborso. Accettare il rimborso significa implicitamente accettare l’eredità.
L’Agenzia delle Entrate, sulla base della dichiarazione presentata dall’erede, provvederà, infatti, al rimborso del credito IRPEF spettante agli eredi secondo la quota ereditaria di ciascuno. Il rimborso è automatizzato e non prevede una specifica richiesta. Tuttavia, gli eredi possono comunicare la loro rinuncia al rimborso utilizzando il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate.