“Se il Paradiso esiste è giusto che sia popolato di animali. Ve lo immaginate un Eden senza il canto degli uccelli, il garrire delle rondini, il belare delle caprette e l’apparire del buffo e curioso musetto di un coniglio? Di sicuro nel mio Paradiso ideale non possono non echeggiare miagolii da ogni angolo. Il festoso abbaiare di cani che giocano finalmente sereni“, ha affermato Giorgio Celli.
Gli animali, d’altronde, si rivelano essere i migliori amici dell’uomo. In grado di tenerci compagnia nei momenti più disparati della nostra vita, basta avere un animale vicino da coccolare per sentirsi subito meglio.
Dichiarazione dei redditi, si possono portare in detrazione le spese per i nostri animali?
Attraverso la dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione le spese per le visite veterinarie. Si può beneficiare di tale opportunità anche per quelle sostenute per eventuali farmaci oppure interventi e analisi di laboratorio. A tal fine bisogna indicare i relativi costi nella sezione I, rigo da E8 a E10, sotto la voce “Altre Spese” del modello 730. Il codice da utilizzare è il numero 29.
Come si evince dalle istruzioni per la compilazione del modello 730 fornite dall’Agenzia delle Entrate, è possibile beneficiare della detrazione per le spese veterinarie sostenute per animali da compagnia o per pratica sportiva. Soffermandosi sull’importo da indicare:
“non può essere superiore a 550 euro. La detrazione sarà calcolata sulla parte che supera l’importo di 129,11 euro. Ad esempio, per spese veterinarie sostenute per un totale di 600 euro, nel rigo andranno indicati 550 euro e la detrazione del 19 per cento sarà calcolata su un importo di 421 euro”.
Per portare tali spese in detrazione è necessario aver effettuato il relativo pagamento attraverso uno strumento tracciabile, quale carte di credito o bonifico.
A partire dal periodo d’imposta 2020, inoltre, la detrazione spetta per intero se i soggetti interessati registrano un reddito complessivo inferiore a 120 mila euro. Al superamento di tale soglia, la detrazione decresce fino ad azzerarsi nel momento in cui il reddito complessivo è pari a 240 mila euro.