Dichiarazione redditi precompilata per tutti, risvolti anche sulla CU

L’ultimo decreto sulla riforma fiscale estende la dichiarazione redditi precompilata a tutti, con probabili risvolti anche sulle CU
1 anno fa
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Dichiarazione precompilata
Foto © Pixabay

La dichiarazione redditi diventa precompilata per tutti. A prevederlo è l’ultimo decreto attuativo della riforma fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri il 23 ottobre 2023. Il provvedimento, ad ogni modo, per divenire definitivo, dovrà passare anche l’esame delle commissioni parlamentari. Cosa questa che dovrà avvenire entro i prossimi 60 giorni.

Se tutto sarà confermato, dunque, dal 2024 (periodo d’imposta 2023) tutti potranno avere la possibilità di accedere alla dichiarazione redditi già preimpostata dal fisco.

Adesso solo per dipendenti e pensionati

La dichiarazione redditi precompilata è già un qualcosa che il fisco ha reso disponibile da diversi anni.

In dettaglio, ad oggi è prevista per i soli contribuenti che siano lavoratori dipendenti e pensionati. Questi soggetti, annualmente (a partire dal 30 aprile) possono accedere al loro 730 precompilato. Possono accettarlo oppure modificarlo ed inviarlo entro la scadenza prevista.

La predisposizione della precompilata è resa possibile grazie all’invio, all’Agenzia Entrate, dei dati da parte dei soggetti coinvolti nelle spese che i contribuenti sostengono nell’anno d’imposta. Quindi, spese sanitarie, università, interessi mutuo abitazione principale, ecc.

E grazie anche ai dati inviati all’Agenzia Entrate dai sostituti d’imposta (datori di lavoro) con la trasmissione delle Certificazioni Uniche dei propri dipendenti/collaboratori.

Precompilata per tutti dal 2024, quali risvolti per le CU

Tra le misure della riforma fiscale previste con il decreto approvato il 23 ottobre 2023, la dichiarazione redditi precompilata si estende a tutti i NON titolari di partita IVA e anche ai lavoratori autonomi con partita IVA.

Dunque, dal 30 aprile 2024, l’Agenzia Entrate la renderà disponibile a tutti i citati soggetti. Una novità che con tutta probabilità avrà i suoi risvolti anche sulla scadenza di presentazione delle Certificazioni Uniche (CU) dei lavoratori. Un invio che oggi prevede scadenze differenziate, ossia:

  • 16 marzo, per le CU necessarie all’Agenzia Entrate per predisporre la dichiarazione precompilata del lavoratore
  • 31 ottobre (stessa scadenza del 770), per le CU che NON sono necessarie alla precompilata (come ad esempio le CU dei lavoratori autonomi con partita IVA).

Se però la riforma fiscale prevede la precompilata per tutti e la prevede dal 30 aprile 2024, sarà necessario che anche le CU di tutti (inclusi quelle dei lavoratori autonomi partite IVA) dovranno essere inviate per tempo e, quindi, anch’esse entro il 16 marzo (invece che 31 ottobre).

Ci teniamo ad evidenziare che quanto appena detto dovrà trovare conferma nelle intenzioni del legislatore. Si tratta, per adesso, solo di una mera e doverosa osservazione.

Ricordiamo anche che con la riforma fiscale cambiano i termini di presentazione della dichiarazione redditi. La scadenza diventa unica, ossia il 30 settembre.

Riassumendo…

  • dal 2024 (periodo d’imposta 2023) la dichiarazione redditi precompilata sarà per tutti
  • quindi anche per NON titolari di partita IVA e lavoratori autonomi con partita IVA
  • la precompilata per tutti, avrà con tutta probabilità risvolti anche sulla scadenza di invio delle CU all’Agenzia Entrate.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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