La dichiarazione redditi tardiva: gennaio per regolarizzare la posizione fiscale

La dichiarazione redditi tardiva offre ai contribuenti un'opportunità preziosa per regolarizzare la posizione fiscale entro fine gennaio
8 ore fa
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scadenze dichiarazione redditi
Foto © Investireoggi

l calendario fiscale italiano del 2024 è stato scandito da date fondamentali, tra cui quella del 31 ottobre, termine ultimo per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2023. Tuttavia, per chi non è riuscito a rispettare questa scadenza cruciale, esiste una possibilità per evitare conseguenze più gravose: la dichiarazione tardiva.

Questo strumento consente ai contribuenti di mettersi in regola anche dopo il termine ordinario, purché l’invio avvenga entro un periodo di 90 giorni.

Dichiarazione redditi tardiva: un margine fino al 29 gennaio

La scadenza del 31 ottobre 2024 rappresentava un appuntamento imprescindibile per i contribuenti e le aziende italiane chiamati a trasmettere i modelli dichiarativi relativi all’anno d’imposta 2023.

Per chi ha mancato tale termine, il periodo successivo diventa fondamentale.

Grazie alla possibilità della dichiarazione tardiva, la normativa consente di inviare la documentazione entro il 29 gennaio 2025, ovvero entro 90 giorni dalla scadenza originaria. Superata questa finestra temporale, la dichiarazione viene considerata omessa, con conseguenze ben più gravi sotto il profilo delle sanzioni.

L’ancora di salvezza per i ritardatari

La dichiarazione tardiva si configura come uno strumento chiave per i contribuenti che, per vari motivi, non sono riusciti a rispettare il termine fissato al 31 ottobre. In questo contesto, il legislatore ha previsto una soluzione che permette di rimediare all’omissione in tempi ragionevoli, evitando così le pesanti sanzioni previste per la mancata presentazione.

Grazie a questa opzione, chi non ha rispettato la scadenza ha ancora l’opportunità di adempiere ai propri obblighi fiscali, evitando di incorrere in problematiche più complesse. Tuttavia, tale possibilità comporta un costo, rappresentato da una sanzione ridotta, applicata per ogni modello inviato oltre il termine ordinario.

Il costo della regolarizzazione

Per accedere alla dichiarazione tardiva, è necessario corrispondere una penalità fissata a 25 euro. Questo importo rappresenta un decimo della sanzione piena, che ammonta a 250 euro. La riduzione è resa possibile grazie all’istituto del ravvedimento operoso, che consente al contribuente di regolarizzare la propria posizione con un onere finanziario significativamente inferiore rispetto alla sanzione piena.

Per effettuare il pagamento della sanzione, è necessario utilizzare il codice tributo 8911, specifico per questo tipo di operazione. Il versamento deve essere effettuato in modo da garantire la corretta regolarizzazione della posizione fiscale.

Come procedere con la dichiarazione tardiva

Chi intende avvalersi della dichiarazione tardiva deve seguire alcune semplici ma fondamentali indicazioni per garantire la corretta regolarizzazione della propria posizione fiscale:

  • compilazione del modello dichiarativo: il Modello Redditi 2024 (anno d’imposta 2023) deve essere compilato con attenzione, assicurandosi che tutte le informazioni siano complete e corrette;
  • calcolo e pagamento della sanzione: è necessario effettuare il pagamento della sanzione di 25 euro, utilizzando il codice tributo 8911. C’è possibilità di compensazione nel Modello F24;
  • invio della dichiarazione: la trasmissione deve avvenire entro il termine massimo di 90 giorni dalla scadenza originaria, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate (anche tramite intermediario);

Si precisa che, laddove dalla dichiarazione integrativa dovesse emergere un debito d’imposta non versato alle scadenze ordinarie, è necessario anche fare detto versamento con possibilità di ravvedimento operoso.

Riassumendo…

  • La dichiarazione tardiva permette di regolarizzare entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria.
  • La scadenza per l’invio dichiarazione redditi 2024 (anno 2023) tardiva è fissata al 29 gennaio 2025.
  • La sanzione per dichiarazione tardiva è di 25 euro.
  • Oltre i 90 giorni, la dichiarazione è considerata omessa, con sanzioni elevate.
  • Il pagamento della sanzione utilizza il codice tributo 8911.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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