Dietrofront bonus 200 euro, non conta il reddito: e molti dipendenti lo perdono a loro insaputa

Molti lavoratori dipendenti, al loro insaputa, perderanno il bonus 200 euro. Verifiche sul requisito reddituale
2 anni fa
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Chi dovrebbe ricevere il bonus 200 euro a settembre anche senza proroga
Chi dovrebbe ricevere il bonus 200 euro a settembre anche senza proroga

Sui requisiti bonus 200 euro per lavoratori dipendenti, il legislatore ci ripensa. Infatti, rispetto, alla formulazione originaria non è più prevista l’operazione di conguaglio a fine anno e, quindi, il rischio della restituzione del bonus.

Il datore di lavoro effettuerà una verifica preventiva del requisito. Solo se questo è verificato allora lo erogherà in busta paga.

Ecco i dettagli che emergono dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti (decreto-legge n. 50 del 2022) in merito al bonus 200 euro per questa categoria di lavoratori.

Parliamo dell’importo “una tantum” che si è deciso di concedere ad una serie di categorie. La finalità è quella di sostenerli a fronte del caro prezzi di questo periodo. Tra loro anche i lavoratori dipendenti (a prescindere dalla tipologia di contratto).

Requisiti bonus 200 euro lavoro dipendente: la verifica

Mentre per i pensionati, ad esempio, il decreto prevede tra i requisiti bonus 200 euro che il reddito 2021 del soggetto non debba superare i 35.000 euro, per il lavoratore dipendente è previsto un requisito reddituale diverso.

In dettaglio (art. 31 decreto Aiuti) è stabilito che ai fini del beneficio, il lavoratore deve rispettare in certo requisito. Nel primo quadrimestre del 2022, deve aver beneficiato (pe almeno una mensilità) dell’esonero previsto dal comma 121 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di stabilità 2022).

Secondo tale comma:

In via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

L’erogazione del beneficio

In altri termini, il lavoratore dipendente avrà diritto al bonus 200 euro se, nei primi 4 mesi del 2022 e per almeno una mensilità ha goduto di una retribuzione imponibile non superiore a 2.692 euro maggiorata della quota di tredicesima.

Ricordiamo che se rispettato il citato requisito, il datore di lavoro riconoscerà il bonus direttamente in busta paga, sulla mensilità di luglio (senza che il lavoratore debba presentare apposita domanda. Tuttavia questi deve, comunque, rendere un’autodichiarazione al datore ai fini del bonus 200 euro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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