Per difendersi dall’inflazione, come investire: dai conti deposito ai Btp e Bfp

Come investire per difendersi dall'inflazione che continua ad avanzare: dai conti deposito fino ad arrivare ai buoni fruttiferi postali e Btp.
2 anni fa
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Calcolo Isee Ing

I tassi di interesse di quasi tutti gli strumenti di investimento come conti deposito, Btp e buoni fruttiferi postali sono aumentati per proteggere la clientela dall’inflazione. Questo significa che è possibile trovare delle offerte accattivanti.

Lasciare parcheggiato il proprio denaro sul conto corrente, invece, non rende nulla perché c’è un’inesorabile erosione del potere di acquisto proprio per colpa di questa tassa occulta.

Ovviamente anche sui prodotti su indicati l’inflazione morde ma almeno fa meno male perché i rendimenti sono più competitivi rispetto a qualche mese fa.

Questo grazie all’intervento della Bce che ha alzato i tassi di riferimento percentuali dallo scorso mese di luglio.

I conti deposito

Difendersi dall’inflazione, ma in parte, è possibile sottoscrivendo i conti deposito. Il motivo? È che su giacenze vincolate i tassi lordi arrivano fino al 4,50%. Si tratta di una buona opportunità anche perché i Btp della stessa durata oggi rendono il 3,4%.

Con il conto X Risparmio di banca Aidexa, ad esempio, sottoscrivendo un conto vincolato si ottiene dopo 3 e 6 mesi un tasso di interesse lordo annuo del 2% (1,40% effettivo). Al termine del 12 mesi del 3% (effettivo 2,2%), dopo 18 e 24 mesi del 3,75% (2,78%) e dopo 36 mesi del 4,5% (effettivo del 3,3%). Per la sottoscrizione di questo prodotto non è necessaria l’apertura di un conto corrente con la medesima banca. I conti deposito sono degli strumenti sicuri perché le somme depositate su di essi sono garantite fino a 100 mila euro a depositante.

Btp e Bfp

I Btp sono un altro prodotto per difendersi dall’inflazione. I titoli con scadenza residua tra 3 e 12 mesi, con la stretta monetaria della Banca Centrale Europea, ad oggi rendono poco meno del 3%. Forse per proteggersi meglio da questa tassa occulta si potrebbero considerare i Btp Italia che, come spiega Rocco Probo, analista di Consultiquesono agganciati alla dinamica dei prezzi al consumo”.

Così come i conti deposito anche i buoni fruttiferi postali possono considerarsi degli strumenti per difendersi in parte dall’inflazione.

I più remunerativi del momento, sottoscrivibili da tutti, sono quelli 4×4 per investimenti fino a 16 anni. Grazie ad essi si può contare su rendimenti fissi che crescono nel tempo offrendo i seguenti tassi annui lordi: dell’1,50% dopo 4 anni, del 2% dopo 8 anni, del 2,25% dopo 12 anni e del 3% dopo 16 anni. Si può chiedere di questi titoli, il rimborso anticipato quando si vuole. Gli interessi maturati, però, vengono riconosciuti solo dopo 4, 8 e 12 anni. Prima si ha diritto solo al capitale investito.

Conti deposito, buoni fruttiferi postali e Btp (portati alla scadenza) sono strumenti di investimento che però, come tutti gli altri, hanno dei potenziali rischi. Proprio per questo è necessario leggere con attenzione le condizioni contrattuali prima di sottoscriverli.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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