“La vita sarebbe impossibile se ricordassimo ogni cosa. Tutto sta a scegliere quello che si deve dimenticare“, affermava Maurice Martin du Gard. Ricordare tutto, in effetti, sembra essere un’impresa impossibile. Alle prese con i vari impegni tipici della vita quotidiana, d’altronde, può capitare effettivamente a tutti quanti di dimenticare di adempiere a qualche dovere. Vi sono alcuni casi, però, in cui dimenticare può costare davvero molto caro.
Basti pensare a coloro che non hanno effettuato il pagamento di alcune tasse. Un gesto che viene sempre visto come un tentativo di evasione fiscale. Lo sanno bene coloro che non hanno effettuato il pagamento dell’Imu entro lo scorso 16 giugno e che ora devono muoversi al più presto per correre ai ripari, onde evitare di dover fare i conti con una vera e propria stangata. Ecco come comportarsi.
Imposta Municipale Propria, acconto e saldo: le scadenze del 2023
Anche nel corso dell’anno 2023 sono molti i proprietari di casa che devono pagare l’Imu. A tal proposito, come ricordato su
fiscooggi.it/rubrica/attualita/articolo/scadenza-allorizzonte-lacconto-imu-2023″ target=”_blank” rel=”noopener”>Fisco Oggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate:
“Venerdì 16 giugno è il termine ultimo per versare la prima rata dell’imposta municipale propria (Imu), il cui saldo dovrà essere effettuato entro il 18 dicembre 2023, in quanto il 16 cade di sabato. Il tributo locale è dovuto per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali (a meno che non siano di lusso), di aree fabbricabili e di terreni agricoli, dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale, come usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile. Sono tenuti a pagare l’imposta locale, inoltre, il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, il concessionario – nel caso di concessione di aree demaniali – e il locatario, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria”.
In alternativa alle due rate con le scadenze poc’anzi citate, è possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno dell’anno di riferimento.
Dimenticato di pagare l’Imu entro il 16 giugno? Attenzione: la tolleranza è minima!
Ma cosa succede se una persona ha dimenticato di effettuare il pagamento dell’
investireoggi.it/si-paga-limu-sulla-casa-abitata-pochi-giorni-lanno/” target=”_blank” rel=”noopener”>Imu entro lo scorso 16 giugno? Ebbene, in tale circostanza è bene muoversi al più presto per sanare la propria posizione. In pratica i soggetti interessati devono versare l’importo originariamente dovuto, più le sanzioni e gli interessi. Quest’ultimi aumentano all’aumentare dei giorni che trascorrono dalla data di scadenza originaria e l’effettivo pagamento dell’imposta.
In base ai giorni di ritardo rispetto alla data originaria di scadenza, il contribuente può ricorrere alle seguenti tipologie di ravvedimento operoso:
Se il versamento si effettua dopo 24 mesi, la sanzione aumenta fino al 5%. Nel caso in cui abbiate dimenticato di pagare l’Imu entro lo scorso 16 giugno, quindi, è bene affrettarsi onde evitare di dover pagare sanzioni particolarmente salate.