“Mio figlio ha dato le dimissioni dopo che mi è stata accettata la domanda del reddito di cittadinanza. Posso usufruire del reddito e spendere i soldi che mi son dovuti o dovrei avvisare l’INPS dell’accaduto”.
Originariamente la normativa del reddito di cittadinanza sulle dimissioni era molto rigida nel senso che la perdita del lavoro volontaria escludeva tutto il nucleo familiare dalla possibilità di ottenere il sussidio per un periodo di 12 mesi. Alcuni emendamenti voluti dal Movimento 5 Stelle hanno riformulato questa previsione in maniera meno rigida per i cittadini.
Nella nuova formulazione, invece, l’esclusione dal reddito di cittadinanza per dimissioni riguarda solo ed esclusivamente il soggetto che si è dimesso e non coinvolge gli altri componenti della sua famiglia. Come abbiamo visto, inoltre, questo non è vero neppure sempre e in senso assoluto. Esistono infatti alcuni casi in cui le dimissioni non hanno effetto sul diritto al reddito di cittadinanza. Ci riferiamo, nello specifico, alle dimissioni per giusta causa.
Altro caso particolare di cui ci siamo occupati, inoltre, è il diritto al reddito di cittadinanza della persona che si dimette per iniziare un nuovo lavoro.
Figlio si dimette: il padre mantiene il diritto al reddito di cittadinanza
Per rispondere al quesito di apertura, quindi, le dimissioni del figlio non fanno perdere il diritto al reddito di cittadinanza del padre solo per il fatto che i due appartengono allo stesso nucleo familiare.