Dimissioni e reddito di cittadinanza: anche chi cambia lavoro perde il sussidio?

Chi decide di interrompere volontariamente un rapporto di lavoro ha la possibilità di beneficiare del Reddito di Cittadinanza? Cosa dice la normativa a tale proposito?
3 anni fa
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Reddito cittadinanza

Chi decide di interrompere volontariamente un rapporto di lavoro ha la possibilità di beneficiare del Reddito di Cittadinanza? Cosa dice la normativa a tale proposito?

La legge punisce severamente coloro che presentano dimissioni dal posto di lavoro, eccetto il caso di dimissioni per giusta causa.

Si pensi al caso di un nucleo familiare composto da due adulti e da un figlio minore: uno dei due adulti decide di interrompere volontariamente il rapporto di lavoro.

In questo caso, il nucleo familiare perde il diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza? Rispondiamo in questa guida di Investire Oggi al seguente quesito pervenuto in Redazione:

“Salve, volevo chiedere io sono percettore di rdc e sto lavorando con un part time dichiarato a norma però dovrei dare dimissioni volontarie per un altro lavoro.

Perdo il diritto al rdc? Oppure no?”.

In altre parole, il soggetto istante ci chiede se, a seguito delle dimissioni volontarie, mantiene il diritto a percepire il Reddito di Cittadinanza.

Dimissioni e Reddito di Cittadinanza: cosa dice la normativa?

Il Decreto 4/2019 escludeva dal beneficio economico Reddito di Cittadinanza tutti i nuclei familiari i cui componenti davano le dimissioni volontarie nei 12 mesi successivi alla data del licenziamento volontario.

Successivamente, è stata introdotta una normativa meno severa: con la Circolare INPS n. 100 del 2019 è stato sancito che i soggetti disoccupati, i quali hanno dato le dimissioni volontarie, sono esclusi dal parametro di scala di equivalenza.

Pertanto, il nucleo familiare ha la possibilità di presentare la richiesta per beneficiare del Reddito di Cittadinanza.

Dimissioni volontarie e Reddito di Cittadinanza: rispondiamo al quesito

Rispondendo alla domanda pervenuta in Redazione possiamo affermare che, a seguito delle dimissioni volontarie, il Reddito di Cittadinanza preclude la possibilità di richiedere l’indennità di disoccupazione Naspi e di abbassare l’importo del beneficio economico.

Nel caso di dimissioni volontarie per cambio lavoro e di riassunzione immediata, la normativa prevede la punizione con l’esclusione del soggetto dal computo del beneficio economico.

La normativa considera le dimissioni tutte allo stesso modo, eccetto quelle per giusta causa.

Dimissioni dal lavoro e Reddito di Cittadinanza: è necessario comunicarlo all’INPS

Qualsiasi dimissione volontaria dal lavoro deve essere comunicata all’INPS. Se le dimissioni volontarie sono antecedenti alla presentazione della domanda, è necessario comunicarle nel modello SR180, Quadro F.

Se le dimissioni sono successive alla presentazione della domanda va presentato il modulo RdC Com-Esteso.

L’omessa comunicazione è punita con la reclusione da uno a tre anni, oltre alla restituzione del beneficio economico e alla decadenza del RdC.

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