Per contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco, la riforma Fornero ha introdotto tutele maggiori imponendo la convalida obbligatoria nel caso in cui a volersi licenziare sia una donna in gravidanza o un genitore, di qualsiasi sesso, con figli di età inferiore a tre anni. La stessa tutela viene estesa anche per i primi tre anni di adozione di bambini minori.
Dimissioni in bianco addio: ecco il modulo di risoluzione online
A dover convalidare le dimissioni in questi casi è il servizio ispettivo della Direzione Territoriale del lavoro della provincia del luogo di lavoro.
Convalida dimissioni, come avviene
Compito dell’ispettore del lavoro incaricato di convalidare le dimissioni, è quello di confermare che si sia trattato di una decisione volontaria. L’obbligo di convalida viene meno se le dimissioni, o la risoluzione consensuale del contratto, avvengono all’interno di procedure di riduzione del personale e sono svolte in sedi istituzionali.
Se il datore di lavoro riceve la richiesta di dimissioni da parte di una di queste categorie protette, dovrà informare il lavoratore o la lavoratrice che andrà richiesta la convalida entro 30 giorni.
La sanzione prevista in caso di dimissioni in bianco va da 5 mila a 30 mila euro.