Sarà capitato a moltissimi di sentire parlare della direttiva Bolkestein, quella contro cui tassisti e ambulanti sono scesi in piazza. Perchè questa direttiva fa infuriare i titolari di determinate licenze commerciali?
La direttiva Bolkestein, che pende il nome del Commissario europeo per la concorrenza e il mercato interno Frits Bolkestein, ha l’obiettivo di favorire la libera circolazione dei serzizi abbattendo le barriere tra i diversi Paesi dell’UE. L’accesso ai mercati europei, secondo la direttiva, deve essere de regolaramentato e il più possibile libero dall’esercizio delle attivita di servizi che devono essere quelle del Paese di destinazione in modo da non interferire con gli equilibri dei mercati locali.
A tal riguardo, in questi giorni si stanno schierando anche le associazioni dei consumatori. Riportiamo il Comunicato Stampa diffuso dall’Aduc nella giornata di oggi:
“Bolkestein. Se non ci fosse bisognerebbe auspicarla!!
Firenze, 15 Marzo 2017. Tanti in piazza per manifestare contro la Bolkestein, coi leader di opposizione e non solo (1) che li appoggiano in virtu’ del loro antieuropeismo. Una buona occasione per cavalcare il malcontento e promettere agli istinti primordiali di chi non vede oltre il proprio naso e oltre il proprio domani. Perche’ la questione e’ proprio questa: esiste o no il libero mercato? Non e’ l’assenza di questo che fa mantenere alti i livelli di disoccupazione e produzione di reddito, nonche’ alimentare le commistioni piu’ o meno criminali tra poteri costituiti e corporazioni di vario tipo?
A tutti fa comodo che molti servizi e prodotti costino poco, senza che questo comprometti la loro qualita’.
ed offerta (taxi-Uber, pullman), che si possa lavorare senza dover pagare (quasi sempre “a nero”) tangenti di ingresso per un’attivita’ di commercio ambulante o per la gestione di una bagno marino. E questo bisogna farlo condividendo i vantaggi e gli svantaggi con tutti quelli che usano l’euro e non solo, moneta senza la quale oggi le nostre merci sarebbero a prezzi stracciati per l’export e dovremmo pagare cifre astronomiche per l’import.
Certo, non e’ semplice ed automatico. Qualche prezzo occorre pagarlo, ma non e’ mai un prezzo di rinuncia e fallimento, come ci vogliono far creder le sirene del protezionismo che sono oggi in piazza contro la Bolkstein. No! E’ un prezzo a cui ognuno puo’ far fronte partendo dal presupposto di innovazione, qualita’, tecnologia, mercato… cioe’ io lavoro bene se rispondo alla domanda del mercato (che e’ globale) e non se sono io che devo imporre ad un mercato un mio prodotto senza dare la possibilita’ ai consumatori ed utenti di scegliere.
Nel frattempo, i manifestanti contro la Bolkstein potranno anche ottenere un qualche risultato, visto che anche il partito di maggioranza relativa sembra non capire e cedere alle loro richieste, ma e’ bene che facciano mente locale al fatto che si tratta di una toppa che vale solo per loro, che’ gia’ i loro figli (a cui molti pensano di lasciare in eredita’ licenze mantenute grazie a queste rivendicazioni) dovranno far fronte ad un’esplosione con deflagrazione peggiore di quella che a loro sembra l’attuale. E questo proprio perche’ il detonatore sara’ tirato da soggetti economici -utenti e consumatori- a cui anche loro appartengono, anche se fanno finta del contrario.
1 – mozione Pd per escludere ambulanti dalla direttiva, sarebbe interessante sapere cosa vogliono fare della partecipazione italiana al processo e governo comunitario…
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori”