Diritti TV serie A, perché la distribuzione in Italia è meno equa che all’estero?

I diritti televisivi di calcio nella serie A vengono suddivisi in maniera meno equa che negli altri campionati europei. Vediamo di capire perché.
8 anni fa
5 minuti di lettura

Diritti TV incidono di più sul fatturato delle big italiane

In Spagna, ad esempio, i diritti televisivi rappresentano solamente il 46,5% degli incassi complessivi, in Italia i due terzi. E prendiamo il Manchester United, la squadra più ricca d’Europa con un fatturato di 689 milioni; i 143,6 milioni derivanti dai diritti TV rappresentano appena un quinto dei suoi incassi, mentre la Juve, a fronte di un fatturato totale di 341,1 milioni, si affida per il 30% ai diritti TV, percentuale che già sale al 40% per il Milan.

Non si tratterebbe, quindi, di una scelta ideologica, bensì per necessità: le grandi squadre italiane hanno bisogno di incassi lauti dalla suddivisione della torta sui diritti televisivi, altrimenti arrancherebbero. (Leggi anche: Juve-Real, quanto vale la vittoria in Champions)

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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