Cercate di mangiare frutta e verdura ricche di vitamina C. Sicuramente respirerete meglio e, se siete ammalati d’asma, non mancherete di notare altri effetti benefici!
È il consiglio di Jean Carper, giornalista e divulgatrice medica statunitense.
Ma i soggetti che soffrono di asma, permettetemelo di dire, sono in cerca di aria pulita da respirare piuttosto che di frutta e verdura. Gli attacchi d’asma (forti) sono quelli fanno mancare la terra sotto i piedi. In qualità di autore di questo articolo mi sento chiamato in causa soffrendone in prima persona nel periodo primaverile, cioè quando hanno il sopravvento le allergie di questa “splendida” stagione, ma che per alcuni, come me, diventa “odiata”.
Respirare il polline, il profumo dei fiori che sbocciano o delle piante che ritornano alla vita dopo il lungo letargo autunnale e invernale, è qualcosa che gli allergici non vorrebbero proprio affrontare. Saltare direttamente all’estate o far ritorno all’autunno o inverno è il proprio desiderio.
L’asma, tuttavia, non è solo un problema di stagione. C’è chi ne soffre tutti i mesi dell’anno e chi se soffre a vita perché ha la c.d. asma cronica. In questi casi diventa una vera e propria malattia.
Ed essendo una malattia, l’asma può dar diritto alla legge 104? Chi soffre di asma può chiedere l’invalidità civile?
Vediamo cosa dice il legislatore a questo proposito.
Il presupposto per la 104 in caso di asma
Il presupposto per vedersi riconoscere la legge 104 (invalidità), come noto, è l’esistenza di una condizione di handicap. Condizione che può essere una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva e che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa. Una situazione tale da causare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.
Il riconoscimento della 104 non è automatico, ma l’esistenza della minoranza fisica deve essere accertata da un’apposita commissione medico-legale.
In merito alla possibilità di ottenere la 104 per chi soffre di asma, il tutto dipende dalla gravità della situazione. In sintesi per avere l’invalidità civile è necessario che l’asma porti il soggetto ad avere difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o condiziona nelle relazioni sociali.
Se non ci sono altre patologie oltre l’asma, in genere la percentuale massima di invalidità che si riesce ad avere è quella del 35%. Se, invece, l’asma è accompagnata anche da altre patologie, la percentuale può salire.
Come fare per avere l’invalidità con l’asma
Per avere la 104 in caso di asma, è ovviamente necessario che ci sia l’opportuna diagnosi. In particolare questa è la procedura da mettere in atto:
- rivolgersi al proprio medico curante per ottenere il certificato medico introduttivo, con cui il medico stesso certifica che il proprio assistito soffre di asma
- presentare domanda per la 104 all’INPS. Tale domanda può essere presentata direttamente online dal soggetto stesso che chiede la 104 oppure è possibile rivolgersi anche ad enti di Patronato.
Dopo aver presentato la domanda, occorre aspettare la convocazione per la visita da parte della commissione medico-legale. Convocazione che avviene entro 90 giorni dalla domanda ed alla quale bisogna presentarsi con tutta la documentazione attestante la patologia.
L’esito del riconoscimento o meno della 104 per asma sarà messo nero su bianco nel verbale elettronico redatto dalla commissione stessa. Tale verbale riporterà anche la percentuale di invalidità riconosciuta e verrà inviato in copia al soggetto richiedente. In esso si leggerà anche la tipologia di handicap riconosciuta ossia art. 3 comma 1 legge 104 (n caso di handicap) oppure art. 3 comma 3 legge 104 (in caso di handicap grave).