Redistribuzione ricchezza in favore di pochi
Cosa implicano queste misure così estreme? Come sappiamo, chi riesce a impossessarsi per primo della moneta è il vero vincitore del gioco. Questi, infatti, riesce a utilizzarla, quando i prezzi sono ancora bassi, mentre chi la deterrà dopo l’avrà ottenuta a prezzi più alti. Per essere chiari, i primi utilizzatori riescono ad arricchirsi, mentre gli utilizzatori finali della moneta sono i perdenti del gioco, in quanto subiscono gli effetti negativi dell’aumento dei prezzi.
Con il varo degli stimoli eccezionali di questi anni, ad essere entrati inizialmente in possesso della moneta “fresca” messa a disposizione dalle banche centrali sono stati i governi e la grande finanza. I primi hanno beneficiato dell’azzeramento dei tassi, potendo emettere nuovo debito a costi quasi nulli; la seconda ha potuto acquistare a costo zero o persino negativo immense scorte di liquidità. da impiegare sui mercati per investire in azioni, obbligazioni, titoli di stato, i cui prezzi sono letteralmente esplosi in poco tempo.
Prestiti banche ai soliti noti
Certo, si dirà che i contribuenti abbiano potuto beneficiare indirettamente da queste politiche, sborsando di meno per il rifinanziamento del debito pubblico, così come famiglie e imprese avrebbero ottenuto così un maggiore credito e a interessi più bassi. Ma siamo sicuri che le cose siano andate in questo modo?
Come dimostrerebbero anche i dati relativi al mercato del credito, specie nell’Eurozona, ad avere usufruito maggiormente del denaro a basso costo sono state, in particolare, le famiglie più benestanti e le imprese più solide e grandi. Queste sono le sole in grado di esibire alla banca garanzie sufficienti per ottenere finanziamenti, magari in forma di immobili o di collaterale, mentre il resto della platea (famiglie della classe media, piccole e medie imprese) non hanno tale possibilità. Pertanto, gli stimoli monetari si sarebbero tradotti in un afflusso di maggiori risorse in favore di chi era già relativamente più benestante, che avrebbe così migliorato ulteriormente la propria condizione finanziaria rispetto alle altre famiglie e imprese.