Disuguaglianze sociali crescenti: ecco cosa porta al feudalesimo finanziario

Denaro facile alla base della crescente diseguaglianza sociale all'interno degli stati. E' il ritorno a un sistema feudale, ma di stampo finanziario. E le istituzioni rischiano di essere sempre più delegittimate.
8 anni fa
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Pochi investitori si arricchiscono, risparmiatori languono

Né tale denaro a bassissimo costo è stato per lo più impiegato a fini produttivi, essendo stato ad oggi conveniente investirlo sui mercati finanziari per ottenere laute plusvalenze in poco o pochissimo tempo. Chi ha avuto la possibilità di prendere in prestito grosse somme a interessi ridicoli, ha potuto, quindi, farle fruttare con l’acquisto di titoli, arricchendosi. Per le famiglie più povere o anche della classe media, così come per le piccole e medie imprese, non è cambiato quasi nulla.

Anzi, chi oggi risparmia viene sonoramente punito, non potendo spuntare alla banca o al mercato alcun rendimento, se non spostandosi verso assets sempre più rischiosi.

Capitalismo finito

Dunque, gli stimoli delle banche centrali stanno accrescendo le diseguaglianze sociali, senza che queste riflettano un maggiore apporto alla produzione da parte di chi si stia arricchendo. E’ la morte del capitalismo e il ritorno quasi a un feudalesimo “finanziario”, dove non già il merito, ma l’appartenenza a una classe sociale sarebbe in sé il fattore principale di redistribuzione della ricchezza.

Le conseguenze di questa follia propinata dai governi e dai banchieri centrali si stanno materializzando in una crisi politica profonda e in una delegittimazione crescente delle istituzioni.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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