Il rapporto con la libertà economica
Ma che legame esiste tra le differenze di reddito e il grado di libertà economica di un paese? Generalmente, la risposta intuitiva che la solita vulgata popolare darebbe sarebbe la seguente: più un’economia è improntata al libero mercato, maggiori tendono ad essere le differenze sociali all’interno di essa. Sarà davvero così? Scopriamolo.
Ogni anno, la Banca Mondiale stila una classifica sulla facilità con cui si può fare un’impresa in ogni paese del mondo, la Doing Business.
Più libertà economica e minori disuguaglianze di reddito
Analizzando i posizionamenti delle prime e delle ultime cinque economie della classifica sul grado di disparità tra i redditi, scopriamo che la media (semplice) delle prime nel ranking sulla libertà economica è di 37,8, mentre quella delle ultime cinque è di 22,4. Cosa significa? I paesi europei, dove maggiore è la differenza di reddito tra il 20% più ricco e il 20% più povero della popolazione, sarebbero quelli con un minore grado di libertà economica rispetto ai paesi con disparità reddituali inferiori.
Romania, Lituania, Bulgaria, Spagna e Grecia segnalano una libertà economica media del 26% più bassa della media UE, mentre Slovacchia, Repubblica Ceca, Finlandia, Slovenia e Svezia del 25% in più. A fronte di questi dati, le prime mostrano un livello di disuguaglianza nella distribuzione dei redditi del 40% più alto della media europea, le seconde del 31% più basso. Mercato e coesione sociale vanno d’accordo più di quanto non pensiamo. Sono i paesi burocratizzati, tartassati e poco liberali in economia a esibire maggiori diseguaglianze.