A partire dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2026, una nuova misura sperimentale chiamata “Prestazione Universale” è stata introdotta per rafforzare il sistema di assistenza dedicato agli anziani non autosufficienti. Questa iniziativa, nota anche come “bonus anziani”, mira a favorire l’autonomia e la domiciliarità delle persone anziane con bisogni assistenziali complessi.
La misura, divenuta operativa, rappresenta un passo avanti nella riorganizzazione delle prestazioni già esistenti, offrendo un supporto economico più strutturato e personalizzato.
Finalità e principi della prestazione universale
Il bonus anziani nasce con l’obiettivo di semplificare e potenziare le forme di assistenza destinate alle persone in condizioni di grave non autosufficienza.
Oltre ad assorbire l’indennità di accompagnamento prevista dalla legge n. 18 del 1980, questa misura ingloba altre forme di sostegno già presenti nel quadro legislativo, tra cui quelle introdotte dalla legge n. 234 del 2021. L’intento è quello di garantire una risposta più adeguata alle esigenze specifiche degli anziani, promuovendo al contempo un sistema integrato di servizi domiciliari.
Destinatari e requisiti di accesso bonus anziani
La Prestazione Universale è rivolta esclusivamente alle persone anziane non autosufficienti che soddisfano precisi criteri stabiliti dalla normativa:
- Età minima di 80 anni: solo gli individui che hanno compiuto almeno 80 anni possono accedere al beneficio.
- Gravissima non autosufficienza: il livello di bisogno assistenziale deve essere certificato come estremamente elevato.
- Indicatore ISEE socio-sanitario: l’indicatore economico non deve superare la soglia di 6.000 euro, garantendo che il sostegno sia riservato a chi è in maggiore difficoltà.
- Beneficiari dell’indennità di accompagnamento: il richiedente deve già ricevere questa prestazione economica.
Struttura del bonus anziani
La Prestazione Universale (bonus anziani) si articola in due componenti principali:
- Quota Fissa Monetaria: Equivalente all’indennità di accompagnamento prevista dalla legge n. 18 del 1980. Questa parte della misura continua a rappresentare una base economica fondamentale per gli anziani non autosufficienti.
- Quota Integrativa – “Assegno di Assistenza”: Un importo aggiuntivo, pari a 850 euro mensili, destinato a coprire i costi legati al lavoro di cura.
Tale quota integrativa è subordinata alla disponibilità delle risorse e deve essere utilizzata in una delle seguenti modalità
- Remunerazione di lavoratori domestici: Gli importi possono essere impiegati per pagare operatori che svolgono mansioni di assistenza personale, purché il rapporto di lavoro sia conforme ai contratti collettivi nazionali del settore.
- Acquisto di servizi qualificati: L’assegno può finanziare servizi forniti da imprese o professionisti specializzati nell’assistenza sociale non residenziale, in linea con le programmazioni regionali e locali.
Le due opzioni di spesa non possono essere combinate: il beneficiario deve scegliere una sola modalità di utilizzo per la quota integrativa.
Modalità di richiesta e pagamento
Per accedere al bonus anziani, è necessario presentare una domanda specifica all’INPS, eventualmente avvalendosi dell’assistenza di un patronato. Una volta approvata, la prestazione viene erogata su base mensile a partire dal primo giorno del mese in cui è stata inoltrata la richiesta.
La gestione delle domande e dei pagamenti è interamente affidata all’INPS, che garantisce trasparenza e rapidità nel processo di valutazione e distribuzione delle risorse.
Cause di decadenza della prestazione universale
L’erogazione della Prestazione Universale (bonus anziani) può cessare in specifiche circostanze che compromettono il rispetto dei requisiti previsti. In particolare, la misura decade nei seguenti casi:
- Interruzione dell’indennità di accompagnamento: Se per qualsiasi ragione il pagamento di questa prestazione viene sospeso, anche il bonus anziani non è più erogabile.
- ISEE socio-sanitario superiore alla soglia: Il superamento del limite di 6.000 euro di ISEE comporta la perdita del diritto alla quota integrativa.
- Utilizzo improprio della quota integrativa: Se gli importi destinati all’assegno di assistenza non vengono spesi secondo le modalità stabilite, il diritto alla prestazione decade.
Bonus anziani: obiettivi della misura
Il bonus anziani rappresenta un importante passo avanti verso un sistema assistenziale più inclusivo e orientato ai bisogni specifici delle persone anziane.
L’adozione di criteri stringenti per l’accesso garantisce che le risorse siano destinate a chi realmente ne ha bisogno, mentre il controllo sull’utilizzo delle somme erogate mira a massimizzarne l’efficacia. Inoltre, il coinvolgimento di enti locali e regionali nella programmazione dei servizi favorisce un approccio integrato e coordinato alle politiche di assistenza.
Riassumendo
- Introduzione bonus anziani sperimentale dal 2025 al 2026: supporto economico per anziani non autosufficienti.
- Requisiti: età minima di 80 anni, ISEE sotto 6.000 euro, e indennità di accompagnamento.
- Struttura: quota fissa e assegno integrativo fino a 850 euro per assistenza domiciliare.
- Modalità di spesa: per lavoratori domestici o servizi qualificati, non combinabili.
- Decadenza: perdita di requisiti, uso improprio o cessazione dell’indennità di accompagnamento.
- Obiettivi: autonomia degli anziani, regolarizzazione del lavoro e assistenza personalizzata.