Come si diventa caregiver riconosciuti per la 104

Quando assistere un familiare disabile è un impegno costante: come si diventa caregiver riconosciuti e quali sono i vantaggi fiscali
1 anno fa
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Legge 104 assistenza continuativa
Foto © Licenze Creative Commons

Caregiver è una parola sempre più comune nel nostro vocabolario; mutuata dall’inglese, indica quella persona che si prende cura di una persona non autosufficiente (la traduzione letterale è colui/colei che offre cura, attenzione).

È una qualifica che, ad oggi, non richiede un attestato o corsi di studio, basta solo che si rispettino i requisiti previsti dalle legge.

Tuttavia, tali requisiti sono riconosciuti solo a persone lavoratrici, che possono beneficiare di agevolazioni come riduzioni sull’orario di lavoro, mobilità o pensione anticipata per i caregiver.

Al momento per i non lavoratori non sono previste tutele previdenziali di alcun tipo, anche quando l’attività di caregiver rappresenta un lavoro a tempo pieno.

Forme di assistenza previste dalla legge

I Decreti Legislativi 151/2001 e 119/2011, insieme all’indennità garantita dallo Stato attraverso l’Ape Sociale (la possibilità di richiedere la pensione per quei lavoratori in stato di difficoltà) rappresentano le forme di tutele assistenziale per i caregiver, figura riconosciuta dalla Legge 104 del 1992.

In linea generale, non c’è una legge che disciplini la materia con linee guida precise, indicando quelle che sono le norme di regolamentazione per il supporto e l’assistenza ai caregiver; sono più che altro iniziative locali, a livello di regione e di comune, ad offrire bonus e sussidi a chi si occupa a tempo pieno o quasi dei propri cari disabili.

Permessi per caregiver lavoratori

I caregiver che svolgono normale attività lavorativa possono usufruire di agevolazioni qualora rispettino i requisiti dall’ Art.33 della Legge 104. In particolare:

  • l’assistenza deve dimostrarsi continuativa;
  • il proprio caro non deve essere ricoverato a tempo pieno;
  • l’assistito deve rientrare in un grado di parentela entro il secondo grado (la convivenza no rappresenta condizione necessaria).

Congedo straordinario retribuito

Se l’assistenza al parente disabile richiede una presenza costante e continuativa del lavoratore, sono previste forme di assistenza così regolamentate:

  • Il D.L. 151 riconosce la possibilità di ottenere un congedo straordinario retribuito con la 104 per un massimo di due anni
  • Il D.L. 119 permette ai genitori con bimbi disabili di richiedere congedi parentali dalla durata variabile a seconda dell’età dei figli.

Pensionamento anticipato attraverso l’Ape sociale

L’Ape sociale è una forma di tutela previdenziale che offre come beneficio la pensione anticipata per quei lavoratori in difficoltà.

Nel caso specifico della possibilità di pensione anticipata per i caregiver, l’Ape Sociale è riconosciuta a chi deve occuparsi a tempo pieno di un famigliare non autosufficiente e rispetti i seguenti requisiti:

  • Residenza in Italia
  • Età minima di 63 anni
  • Contributi versati per almeno 30 anni.

Se questa agevolazione risulta un supporto fondamentale per tutti i caregiver a fine carriera, per chi non ha ancora maturato i requisiti, o peggio, non possiede un lavoro, la legge non prevede ad oggi delle forme di assistenza.

Il governo si è dichiarato pronto ad intervenire, mostrando finalmente interesse su una questione che non può più attendere.

Riassumendo…

  • Il caregiver è colui che si occupa della cura e dell’assistenza di un parente disabile o non autosufficiente;
  • A oggi non è previsto un albo o una normativa completa e uniforme pur esistendo alcuni vantaggi fiscali e sul fronte previdenziale;
  • Mancano soprattutto tutele e agevolazioni per i caregiver non lavoratori (posto che non di rado questa incombenza diventa a tutti gli effetti un impegno full time).

Vi occupate da tempo di un parente o di un familiare disabile? Di quale benefit o aiuto avreste più bisogno? Raccontateci la vostra esperienza.

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