E’ stata rispolverata la proposta di legge per anticipare la maggiore età di due anni: diventare maggiorenni a 16 anni e non più a 18. Che cosa cambierebbe?
Diritto di voto a 16 anni: siamo pronti per anticiparlo?
L’evento che ha fatto riaccendere la luce dei riflettori sulla possibilità (per alcuni sull’opportunità) di anticipare a 16 anni il riconoscimento della maggiore età, è stata la partecipazione degli adolescenti in massa al recente “Friday For Future”. Un’occasione che, probabilmente, nonostante le polemiche, è servita per dimostrare una faccia diversa degli adolescenti di oggi, troppo spesso descritti come immaturi e superficiali.
Non solo voto però. E neppure solo patente. Ricordiamo che diventare maggiorenni comporta anche un diverso trattamento per chi commette illeciti, civili o penali. Ad oggi per chi non ha compiuto 18 anni anche il matrimonio deve essere autorizzato dai genitori. A sottolineare, pur concordando con la misura, le implicazioni sul fronte giuridico, è stato il premier (non dimentichiamo che Conte è un giurista): “Negli ordinamenti giuridici – ha commentato cauto – si fissa una soglia anagrafica per la maturità psicofisica. Credo che i nostri ragazzi a 16 anni abbiano la piena maturità psicofisica, ma è un tema più da sede parlamentare.
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