Diventare ricchi senza laurea? Non solo è possibile ma, secondo Briatore, anche più facile per come stanno le cose oggi, è perfino più facile. I giovani italiani “fissati” con la laurea: tutti vogliono fare l’avvocato anche se il mercato è saturo. Iniziando a lavorare da adolescenti come idraulici invece, magari alla soglia dei trenta si è già titolari di negozi specializzati in idraulica.
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“Il problema è sempre uno: che i ragazzi in Italia vogliono assolutamente fare l’università, assolutamente laurearsi, e vogliono assolutamente essere disoccupati.
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Che senso ha inserirsi in un mercato saturo se non si è disposti a cercare altrove di fare carriera? I numeri parlano chiaro e Briatore dà anche una sua personale spiegazione del fenomeno: “Solo a Milano ci sono 7mila avvocati, come in tutta la Francia. Perché è considerato un lavoro figo mentre il cameriere no. Poi però vai a vedere quanto guadagna un giovane avvocato e vedi che prende una miseria. Ci sono dei camerieri che guadagnano molto più di commercialisti e avvocati, 5mila o 6mila euro netti al mese.
Insomma da un punto di vista economico non sempre studiare paga oggi, se non si è pronti ad andare all’estero: “sono tanti giovani italiani che hanno voglia di lavorare, ma vanno tutti all’estero e poi non tornano più. E in Italia restano quelli che si lamentano, che non sanno le lingue e non hanno voglia di farsi il mazzo”.
Un’analisi forse cinica ma che se seguita potrebbe portare ad una rivalutazione dei lavori manuali ingiustamente declassati: basti pensare alla figura del cuoco “Una volta quale era l’immagine del cuoco? Un tizio sudato, ubriaco, che sta chiuso in cucina tutta la sera. Poi sono arrivati i vari Masterchef e adesso i cuochi sono tutti fighi e biondi. Bisogna guardare ai mestieri con meno snobismo. E poi guardi, servono degli esempi, la gente ha bisogno di esempi positivi”.
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