Divieto fatturazione elettronica: addio alle proroghe per il settore sanitario

Dopo il decreto Milleproroghe 2025, il governo interviene ancora sul divieto di fatturazione elettronica per il settore sanitario.
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divieto fattura elettronica
Foto © Pixabay

Il Consiglio dei Ministri, con il decreto approvato il 13 marzo 2025, ha introdotto un’importante modifica normativa nel panorama fiscale italiano. Il provvedimento, volto a correggere alcuni aspetti della riforma sugli adempimenti fiscali, ha confermato in via definitiva il divieto di fatturazione elettronica per il settore sanitario.

Questa decisione segna una svolta significativa rispetto alla prassi degli ultimi anni, durante i quali la deroga alla fatturazione elettronica per gli operatori sanitari è stata prorogata di anno in anno.

Il contesto della fatturazione elettronica in Italia

Dal 1° gennaio 2019, la normativa ha imposto l’adozione della fattura digitale alla maggior parte dei contribuenti soggetti a IVA.

Tuttavia, alcune categorie hanno inizialmente goduto di un’esenzione, tra cui i lavoratori autonomi in regime forfettario e di vantaggio, i quali potevano scegliere se utilizzare o meno questo strumento, con l’eccezione delle operazioni effettuate con la Pubblica Amministrazione, per le quali l’obbligo era già in vigore.

Nel corso del tempo, la normativa è stata ampliata progressivamente. Dal 1° luglio 2022, anche i contribuenti forfettari con ricavi superiori a 25.000 euro nell’anno precedente sono stati obbligati a emettere fatture elettroniche. Successivamente, dal 1° gennaio 2024, tale imposizione è stata estesa a tutti i soggetti che operano sotto il regime forfettario, indipendentemente dall’ammontare dei loro ricavi.

L’esclusione del settore sanitario: il divieto diventa per sempre

Nonostante il progressivo ampliamento dell’obbligo, il legislatore ha mantenuto un’esenzione specifica per il settore sanitario. Fin dall’introduzione della fatturazione elettronica, le attività sanitarie hanno beneficiato di una deroga, volta a tutelare i dati personali dei pazienti e a evitare il rischio di violazione della loro riservatezza.

Questo divieto è stato prorogato nel corso degli anni attraverso diversi interventi normativi.

L’esclusione si è resa necessaria per garantire la protezione delle informazioni sensibili relative alla salute dei cittadini. Gli operatori del settore sono infatti obbligati a trasmettere i dati delle prestazioni sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria, il quale gestisce in modo centralizzato le informazioni mediche. L’integrazione di un ulteriore strumento, come la fatturazione elettronica, senza adeguate misure di protezione, avrebbe potuto esporre a rischi di violazione della privacy.

Nel dicembre 2024, il decreto Milleproroghe aveva previsto una proroga temporanea del divieto fino al 31 marzo 2025. Tuttavia, in sede di conversione in legge, il termine era stato ulteriormente esteso fino al 31 dicembre 2025. Il recente decreto del 13 marzo 2025 ha definitivamente stabilito il carattere permanente del divieto, evitando così la necessità di ulteriori proroghe future.

Le ragioni della scelta e l’impatto sul settore

La decisione di rendere permanente l’esclusione degli operatori sanitari dalla fatturazione elettronica è motivata da diverse ragioni. La relazione illustrativa del decreto evidenzia come l’implementazione di un sistema di gestione della fatturazione elettronica separato dal Sistema di Interscambio avrebbe comportato ingenti costi infrastrutturali sia per gli operatori sanitari sia per l’Amministrazione finanziaria.

Inoltre, sarebbe stato necessario sviluppare misure specifiche per garantire la piena protezione dei dati personali contenuti nelle fatture sanitarie, introducendo ulteriori complessità gestionali.

Ambito soggettivo del divieto fatturazione elettronica

Ricordiamo che, l’esclusione dalla fatturazione elettronica si applica a un’ampia gamma di soggetti che operano nel settore sanitario, tra cui:

  • Aziende Sanitarie Locali (ASL);
  • Aziende ospedaliere;
  • Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS);
  • Policlinici universitari;
  • Farmacie, sia pubbliche che private;
  • Ambulatori specialistici;
  • Strutture fornitrici di assistenza protesica e integrativa;
  • Altri presidi e strutture accreditate per l’erogazione di servizi sanitari;
  • Professionisti iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

È fondamentale sottolineare che l’esclusione dalla fatturazione elettronica riguarda esclusivamente le prestazioni sanitarie rese nei confronti di persone fisiche. Le operazioni effettuate nei confronti di aziende o enti pubblici restano invece soggette all’obbligo di fatturazione elettronica.

Prospettive e considerazioni

La conferma definitiva del divieto di fatturazione elettronica per il settore sanitario rappresenta un importante punto di equilibrio tra l’esigenza di digitalizzazione e la necessità di protezione dei dati sensibili. Questa misura consente agli operatori sanitari di continuare a utilizzare strumenti contabili tradizionali per le prestazioni rese ai pazienti, senza dover affrontare investimenti tecnologici aggiuntivi o rischiare problematiche legate alla riservatezza delle informazioni.

Sebbene la digitalizzazione fiscale rappresenti un obiettivo di lungo termine per l’Italia, il legislatore ha riconosciuto che alcuni ambiti necessitano di tutele specifiche. Il settore sanitario, caratterizzato dalla gestione di dati particolarmente delicati, rientra tra quelli per cui una totale informatizzazione del processo di fatturazione potrebbe risultare problematica senza un adeguato sistema di protezione.

Con questa decisione, il quadro normativo per gli operatori sanitari diventa più chiaro e stabile, consentendo loro di pianificare la gestione amministrativa senza l’incertezza delle proroghe annuali. Tuttavia, resta da vedere se in futuro potranno essere introdotte soluzioni alternative che, pur mantenendo alti standard di sicurezza, possano coniugare la digitalizzazione fiscale con la necessità di riservatezza dei dati medici.

Riassumendo

  • Divieto permanente – Il decreto del 13 marzo 2025 rende definitiva l’esenzione sanitaria dalla fatturazione elettronica.
  • Protezione dati – La misura tutela la privacy dei pazienti, evitando rischi per informazioni sensibili.
  • Esenzione specifica – Il divieto riguarda solo prestazioni sanitarie verso persone fisiche, non aziende o enti pubblici.
  • Operatori coinvolti – ASL, ospedali, farmacie, ambulatori, strutture accreditate e medici sono esentati.
  • Riduzione costi – Si evitano investimenti onerosi per infrastrutture digitali nel settore sanitario.
  • Stabilità normativa – Stop alle proroghe annuali, fornendo maggiore certezza agli operatori sanitari.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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