Continua il pressing per quanto riguarda le deroghe contro il divieto spostamenti tra Comuni. Nel nuovo Dpcm del 3 dicembre, infatti, oltre al divieto di spostamento tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, c’è anche quello tra Comuni il 25, 26 dicembre e 1 gennaio.
Pressing per far cambiare idea al Governo
Un divieto che ha fatto storcere il naso non solo agli italiani che abitano in piccoli paesi e impossibilitati a muoversi ma anche dei Governatori stessi che da giorni chiedono una modifica. Per adesso, il Governo non sembra intenzionato a fare un passo indietro ma forse uno spiraglio potrebbe aprirsi.
Non dico di togliere il divieto di mobilità tra Comuni a Natale, Santo Stefano o Capodanno. Dico almeno di derogare per chi va dal papa’ o dal nonno, per non lasciarlo solo, casi estremi. Io condivido la quasi totalità delle norme del Dpcm poi c’è anche il buon senso. Sono tre i giorni in cui non ci si può spostare tra comuni” limitrofi, “tre giorni in cui a Milano o Bologna posso spostarmi per chilometri, mentre non posso farlo tra comuni che distano poche centinaia di metri: c’è una contraddizione.
Qualcosa potrebbe muoversi
Nelle ultime ore, anche Salvini aveva chiesto a Conte di allentare i divieti durante i giorni di festa, almeno per consentire la circolazione all’interno delle province o nei Comuni vicini: “il diritto alla salute viene prima di tutto ma non si devono chiudere gli italiani in casa, separare le famiglie e gli anziani” ha chiarito Salvini. A queste richieste Conte ha risposto che ci penserà ma per ora rimane il divieto di spostamento rimane.
Ieri Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, intervenuto a Radio24 aveva detto: “Le regole non cambiano.
Vedi anche: Divieto spostamenti tra Comuni a Natale: cosa può cambiare nei prossimi giorni