Divorzi per gioco d’azzardo: la tessera personale salva matrimoni?

Secondo i dati dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, il 20% dei divorzi in Italia si deve al gioco d’azzardo e all’uso di sostanze stupefacenti. In entrambi i casi uno dei due partner ha una dipendenza, che si tratti di droghe o di ludopatia. Per questo motivo il presidente Ami, Gian Ettore Gassani, si è fatto portavoce della proposta di introdurre una tessera personale  che permetta di ” verificare le giocate di ciascun cittadino, stabilendo un tetto massimo”. Il fenomeno non va assolutamente trascurato: in Italia si contano circa 2 milioni di giocatori d’azzardo a rischio dipendenza, senza contare la grossa fetta
8 anni fa
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Secondo i dati dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, il 20% dei divorzi in Italia si deve al gioco d’azzardo e all’uso di sostanze stupefacenti. In entrambi i casi uno dei due partner ha una dipendenza, che si tratti di droghe o di ludopatia. Per questo motivo il presidente Ami, Gian Ettore Gassani, si è fatto portavoce della proposta di introdurre una tessera personale  che permetta di ” verificare le giocate di ciascun cittadino, stabilendo un tetto massimo”. Il fenomeno non va assolutamente trascurato: in Italia si contano circa 2 milioni di giocatori d’azzardo a rischio dipendenza, senza contare la grossa fetta che non emerge.

Ed è inevitabile come, gli effetti psicologici ed economici, si ripercuotano sul matrimonio, portando, nei casi più gravi, al divorzio. E in caso di figli subentra anche l’esigenza di tutelare i minori indirettamente coinvolti in queste vicende. Il terreno non è agevole: arrivare ad una norma infatti deve compensare da un lato l’interesse dello Stato ad arginare la piaga della ludopatia ma non può non tener conto che, mediante la tassazione del gioco d’azzardo e il monopolio di alcuni giochi, lo Stato ottenga un profitto da questo business.

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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