Dl Aiuti: gli aumenti degli stipendi partiranno già da agosto

Accantonata definitivamente l’idea di un bonus 200 euro bis, il governo vuole aumentare gli stipendi degli italiani.
2 anni fa
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Il governo, anche se dimissionario, è attualmente alle prese con un nuovo decreto Aiuti. Si tratta di un pacchetto di nuove misure economiche pensato per far fronte all’elevata inflazione di questo periodo.

Il governo ha deciso di abbandonare definitivamente il bonus 200 euro una tantum, che era stato istituito con la prima versione del decreto Aiuti.

Il bonus 200 euro è stata una misura una tantum contata quasi 7 miliardi di euro, ma finanziata interamente con l’aumento della tassa sugli extraprofitti delle aziende energetiche, che è passa dal 10 al 25%.

Dunque, non si è dovuto ricorrere all’indebitamento.

Ad ogni modo, il governo adesso pensa ad una misura più duratura (il bonus 200 euro era un provvedimento una tantum) che possa valere per i prossimi mesi, almeno fino alla fine del 2022.

Con il decreto Aiuti bis sarà aumentato l’esonero contributivo e dunque gli stipendi dei lavoratori. L’esonero non spetterà a tutti, ma soltanto ai soggetti con un reddito basso. La buona notizia è che lo stesso sarà retroattivo. I suoi effetti si vedranno già dalla busta paga di agosto. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Stipendi più alti già da agosto

Accantonata definitivamente l’idea di un bonus 200 euro bis, il governo vuole aumentare gli stipendi degli italiani. E lo fa aumentando l’attuale esonero contributivo.

La decontribuzione dovrebbe essere prevista solamente per i soggetti con un reddito basso, probabilmente sotto i 35 mila euro (la stessa soglia prevista per il bonus 200 euro).

Attualmente, lo ricordiamo, è prevista una riduzione del versamento dei contributi pari allo 0,8 per cento. Grazie al decreto Aiuti bis, si aggiunge un’ulteriore decontribuzione del 1 per cento. In questo modo, le buste paga dei lavoratori aumenterebbero fino a 75 euro al mese.

Ovviamente, si tratta di un importo inferiore al bonus 200 euro, ma, in questo caso, non si tratta di una misura una tantum. La decontribuzione sarà valida per tutti i mesi fino a dicembre del 2022.

Tale misura, in futuro, potrebbe anche diventare strutturale. Ma per questo bisognerà attendere un’eventuale accordo tra i sindacati e il nuovo esecutivo che dovrà insediarsi nei prossimi mesi.

Ad ogni modo, allo stato attuale non si conoscono i dettagli di questa nuova misura. Per avere maggiori informazioni bisognerà attendere la stesura del nuovo decreto Aiuti. Ovviamente, vi terremo aggiornasti sugli sviluppi di questa vicenda.

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