Dl sostegni: 800 milioni in più per il trasporto locale

In arrivo altri 800 milioni a sostegno delle aziende del trasporto locale colpiti dalla crisi. Soldi in più anche per voucher taxi.
4 anni fa
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Arrivano altri soldi a sostegno delle aziende del trasporto locale e regionale pubblico. La misura, contenuta nell’art. 29 del Dl Sostegni, è stata disposta stanziando ulteriori 800 milioni di euro che si aggiungono al miliardo già stanziato dalla legge di bilancio.

In tutto, quindi, si tratta di 1,8 miliardi di euro. Soldi che serviranno per compensare i mancati ricavi a seguito delle restrizioni negli spostamenti e nella capienza massima dei mezzi di trasporto durante la pandemia.

800 milioni per il trasporto locale

Gli 800 milioni per le aziende del trasporto pubblico locale e regionale si aggiungono alla cifra di oltre 1 miliardo già stanziata per le medesime finalità nei precedenti provvedimenti e nella legge di bilancio.

Nel complesso al settore sono state quindi attribuite risorse pari a 1,8 miliardi per indennizzi legati alle misure di contenimento del Covid. I soldi saranno ripartiti fra le Regioni e le Province autonome.

20 milioni per voucher taxi

Per aiutare le persone con mobilità ridotta e con una patologia accertata o appartenenti a categorie economiche deboli residenti nei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane e nei capoluoghi di Provincia, il decreto prevede l’incremento di 20 milioni di euro del fondo destinato all’erogazione di voucher per spostamenti effettuati utilizzando taxi e servizi Ncc.

Queste risorse si aggiungono ai 35 milioni già stanziati per la medesima finalità e trasferiti ai Comuni nello scorso mese di dicembre. La stessa norma estende al 31 dicembre 2021 l’utilizzo del “buono viaggio“. Il voucher è pari al 50% della spesa sostenuta e comunque fino a 20 euro per ciascuno spostamento. Saranno i Comuni ad individuare i beneficiari nell’ambito delle categorie indicate. 20 milioni in più anche per agevolare l’uso di taxi e servizi Ncc (noleggio con conducente) dalle persone con mobilità ridotta o appartenenti a fasce economicamente deboli.

2020, anno nero per il settore trasporti

Il 2020 è stato un annus horribilis per l’economia nel suo complesso e, particolarmente, per il settore dei trasporti.

Nessun settore escluso, dal ferroviario a quello marittimo. Il calo dei passeggeri, a causa dei ripetuti lockdown, ha toccato punte anche del 95%.

Il comprato più colpito, in media, è stato quello dei traghetti con un – 46,7% del traffico passeggeri. I trasporti locali hanno però subito la peggio con un calo del 49,2% un po’ in tutte le aree del Paese. Meno significative sono i dati relativi al trasporto merci.

Nel corso del 2020 le imprese di navigazione, operanti servizi di collegamento insulare e nelle autostrade del mare nazionali e internazionali, hanno registrato su base annua una perdita di passeggeri del 56%, pari a una perdita di fatturato del 50%.

Allo stesso modo, le imprese attive nei settori dei trasporti marittimi di corto raggio, prevalentemente insulari, hanno registrato una riduzione di passeggeri di circa il 53%, con conseguenti perdite di fatturato del 50% rispetto all’anno precedente.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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