Docenti che compiono 67 anni: quando possono andare in pensione?

I docenti che compiono 67 anni quando possono andare in pensione? La domanda è d'obbligo in quanto, per il ritiro dal lavoro nel comparto della scuola, ci sono delle regole diverse. Ed anche dei vincoli. Ecco quali per non perdere il treno.
3 anni fa
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I docenti che compiono i 67 anni di età quando possono andare in pensione? La domanda è d’obbligo. In quanto, per il ritiro dal lavoro nel comparto della scuola, ci sono delle regole diverse. Ed anche dei vincoli che non ci sono, invece, per il pensionamento nel settore privato.

Sui docenti che compiono i 67 anni di età, prima di tutto, c’è da dire che questo requisito anagrafico è quello richiesto a tutti i lavoratori. Al fine di accedere alla pensione INPS di vecchiaia.

Ma a patto di rispettare pure il requisito contributivo.

Che è rappresentato da almeno 20 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. In più, l’importo della pensione INPS di vecchiaia da erogare deve superare di 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Così come è riportato in questo articolo.

Docenti che compiono i 67 anni di età. Quando e come possono andare in pensione?

Detto questo, i docenti che compiono i 67 anni di età possono ritirarsi dall’insegnamento facendo leva su una finestra d’uscita che è unica. Ovverosia, quella dell’1 settembre di ogni anno.

Il che significa che, per chi compie i 67 anni di età a partire dall”1 settembre, ed entro e non oltre il 31 dicembre, non scatta il cosiddetto collocamento a riposo d’ufficio.

Quando possono andare in pensione gli insegnanti, massima attenzione alla finestra di uscita

Quindi, i docenti che compiono i 67 anni di età dall’1 settembre avranno due possibili scelte. La prima è quella di presentare all’INPS la domanda di pensionamento con la richiesta di cessazione dal servizio. A patto di farlo entro i termini che sono stabiliti dal MIUR. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Oppure, andare in pensione l’1 settembre dell’anno successivo quando scatterà il collocamento a riposo d’ufficio. Che nel pubblico impiego, lo ricordiamo, non rappresenta una scelta ma un obbligo.

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