Nel mondo della finanza iper speculativa può anche accadere che un famoso “meme” che gira sul web possa diventare un affare da miliardi di euro.
Dogecoin è una criptovaluta nata quasi per gioco e che oggi è divenuta una delle cripto più importanti, nonché la settima per capitalizzazione.
Oggi, dogecoin ha superato il valore di 68 miliardi di dollari. Per avere un metro di paragone, Ferrari ed Eni (aziende storiche e robuste) hanno un valore di circa 37 miliardi l’una.
Dogecoin e Elon Musk
Dogecoin è una valuta virtuale nata nel 2013, quasi per gioco, da un famoso “meme” che ritrae un simpatico cane di razza “Shiba Inu”, il quale ha letteralmente spopolato sul web.
Oggi dogecoin è una delle più importanti cripto che esistano, la settima per valore di capitalizzazione.
Per molti esperti di criptovalute, dogecoin è caratterizza da molte lacune di tipo tecnico, eppure la stessa sta riscuotendo davvero un enorme successo. Ma per quale motivo?
Innanzitutto, c’è di mezzo lo zampino dell’ormai “sempre verde” Elon Musk, uno dei maggiori endorser della criptovaluta. Forse anche lui trova irresistibile il simpatico cane. Ad ogni modo, il fondatore di Tesla non perde mai occasione di postare sui propri social il famoso cane. A quanto pare basta questo.
In una dichiarazione di qualche mese fa, Elon Musk sosteneva che dogecoin potrebbe essere il futuro delle criptovalute, anche se, in realtà, ha anche sostenuto di investire nelle stesse cripto con molta cautela.
C’è dell’altro
In realtà, al successo di Dogecoin hanno anche contribuito una serie di campagne di raccolta fondi che le hanno consentito di avere una forte spinta iniziale in termini di visibilità. Una in particolare, la cosiddetta “Doge4Water”, per la costruzione di un bacino di raccolta dell’acqua in Kenya.
Ad ogni modo, soprattutto degli ultimi giorni, questa cripto ha registrato una impennata al rialzo senza precedenti.
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