Cassa integrazione per partite IVA: entro quando fare l’iscrizione

Anche per quest'anno, è possibile richiedere il bonus ISCRO, la domanda va presentata all'INPS, l'indennità spettante dipende dal reddito conseguito dal professionista nell'ultimo anno
2 anni fa
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Il 31 ottobre è l’ultimo giorno per richiedere l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, c.d. bonus ISCRO. Si tratta di un’indennità mensile che possono richiedere i professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS. In linea di massima, questa indennità può essere paragonata alla cassa integrazione riconosciuta in favore dei lavoratori dipendenti. Tuttavia, diverse sono le modalità di riconoscimento nonché soprattutto la durata massima del periodo per il quale l’indennità può essere accreditata.

Infatti, il bonus ISCRO, non può essere di importo mensile inferiore a 254,75 euro e non può superare l’importo di 815,20 euro.

Si ha diritto al bonus per un periodo massimo di 6 mesi. Con la previsione di un aggiornamento professionale obbligatorio. Si tratta di importi che ogni anno sono rivalutati  sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente.

Detto ciò, vediamo quali sono i requisiti e le modalità di presentazione della domanda di Bonus ISCRO.

Il bonus ISCRO

La Legge che ha istituito il bonus è la n°178 del 2020 (Legge di bilancio 2021).

Possono presentare domande per il bonus ISCRO coloro che rispettano i seguenti requisiti:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza di cui al D.L. 4/2019;
  • avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo
  • per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente;
  • ecc.

Tutti requisiti che devono essere rispettati congiuntamente.

Il bonus è pari al 25 per cento dell’ultimo reddito da lavoro autonomo diviso per due semestri. Il bonus max è di 815, 20 euro. L’importo effettivamente spettante è:

pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate e già trasmesso da quest’ultima all’INPS alla data di presentazione della domanda.

Così ad esempio, ipotizzando l’ultimo reddito annuo pari a 5.500 euro, il bonus sarà così calcolato: (5.500/2)*25%. In tal modo si determina l’importo mensile pari a: 687,50 euro.

Attenzione, il bonus ISCRO  è incompatibile con pensioni dirette; reddito di Cittadinanza; indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL, ecc.

Domande entro il 31 ottobre

Come detto in premessa, la domanda per l’anno 2022 scade il 31 ottobre.

La domanda va presentata all’INPS esclusivamente in via telematica, tramite il servizio online.

In alternativa l’indennità può essere richiesta tramite il Contact Center, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164 164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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