Il bonus nido 2023 ancora non parte: che fine faranno le rette del primo trimestre andato?

Che fine faranno le rette già pagate visto che la domanda bonus nido 2023 all’INPS non ancora si può fare?
2 anni fa
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domanda bonus nido 2023

La domanda bonus nido 2023 non ancora si può presentare e qualche genitore inizia a preoccuparsi per le rette che nel frattempo ha già pagato. Qualche quesito è giunto anche alla nostra redazione. Ad esempio, un lettore fa presente che ha già pagato le rette per l’asilo del figlio di competenza del mese di gennaio 2023 e febbraio 2023.

Ci chiede, quindi, che fine faranno queste rette, ossia se, comunque, per questi importi già pagati potrà poi chiedere il bonus oppure sono perse?
Intanto diciamo che il governo Meloni NON ha cancellato il bonus nido.

Quindi, dopo le edizioni degli scorsi anni ne è prevista una anche per il 2023.

Non dimentichiamo che per il 2022 le domande potevano essere presentate all’INPS entro il 31 dicembre 2022. Anche se le risorse da destinare al beneficio finirono mesi premi, comunque, l’INPS permise di continuare a presentare richiesta bonus nido ma “con riserva”. Nel senso che se le risorse poi sarebbe ritornate disponibili, anche le domande accettate con riserva venivamo ammesse effettivamente al contributo.

Gli importi del beneficio

Nell’attesa di conoscere quando sarà possibile presentare domanda bonus nido 2023, ricordiamo che il beneficio si sostanzia in un contributo che è concesso ai genitori che pagano la retta dell’asilo per i figli.

L’importo del varia in base al valore ISEE (minorenni) del nucleo familiare. In dettaglio:

  • per ISEE minorenni fino a 25.000 euro, il bonus è 3.000 euro (272,72 euro erogati per 11 mensilità)
  • in caso di ISEE minorenni compreso tra 25.001 e 40.000 euro, il bonus asilo nido è di 2.500 euro (importo mensile erogabile di 227,27 per 11 mensilità)
  • per ISEE minorenni da 40.001 euro, il bonus asilo nido è di 1.500 euro (importo massimo mensile erogabile di 136,37 per 11 mensilità).

Domanda bonus asili nido 2023, le rette già pagate

Per avere il contributo è necessario presentare richiesta all’INPS. Per il 2022, come detto la richiesta si presentava entro il 31 dicembre 2022, con le seguenti modalità:

  • tramite portale web dell’INPS, utilizzando gli appositi servizi ed accedendovi con credenziali SPID, CIE o CNS
  • oppure rivolgendosi ad Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.

Anche se per ora non è ancora attiva la domanda bonus nido 2023, possiamo rispondere al lettore basandoci su quanto era previsto per il 2022.

Secondo le istruzioni INPS sul bonus nido, la richiesta la presenta il genitore che sostiene la spesa. Alla domanda bisogna allegare la documentazione che prova il pagamento della retta. Nella domanda, inoltre, il richiedente dovrà indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre, per le quali intende ottenere il beneficio.

Pertanto, il bonus nido si configura come un vero e proprio rimborso di quanto già pagato. Ne consegue, che anche se ad oggi la domanda bonus nido 2023 non ancora si può fare, nessuno perderà le rette già pagate. Quando si farà la richiesta basta indicare le mensilità per le quali si chiede il rimborso e allegare le rette pagate.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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