I lavoratori usuranti che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge possono andare in pensione prima. La domanda va, però, presentata entro il 1 maggio 2022, pena lo slittamento della prestazione.
I lavoratori addetti a mansioni usuranti sono quelli specificatamente elencati dalla legge. E’ previsto che siano svolti per un periodi di tempo predeterminato affinché sia valida l’insorgenza del diritto alla pensione anticipata.
La pensione per i lavori usuranti
La domanda di pensione per lavoratori usuranti deve essere presentata al Inps entro il 1 maggio 2022 per via telematica.
Non si tratta di una vera e propria domanda di pensione, ma di una richiesta di ricognizione dei requisiti da parte dell’Inps. Qualora l’Istituto di previdenza fornisca riscontro positivo, sarà cura del lavoratore presentare successivamente la domanda di pensione.
Le istanze pervenute dopo il 1 maggio 2022 saranno comunque accettate dall’Inps. Ma bisognerà considerare il differimento del pagamento della pensione pari ad uno, due o tre mesi rispettivamente a seconda se la domanda è presentata dal 2 maggio al 1° giugno 2020; dal 2 giugno al 31 luglio 2020; oppure dal 1° agosto 2020 in poi.
Per il comparto Scuola, la presentazione della domanda di pensione, oltre il termine del 1° maggio 2022 comporta, in caso di accertamento positivo dei requisiti, il differimento della decorrenza della pensione al 1° settembre e al 1° novembre dell’anno successivo, quindi al 2023.
Requisiti da possedere
Ma veniamo ai requisiti che bisogna possedere per andare in pensione in anticipo avendo svolto lavori usuranti. Essi sono:
- da 61 anni e 7 mesi a 63 anni e 7 mesi di età anagrafica;
- 36 anni di contributi versati (32 per lavoratori edili e ceramisti);
- Svolgimento attività per molti anni.