Si conclude oggi il collocamento del BTp Italia 2030, anche se le prenotazioni per gli investitori individuali sono state possibili solamente fino alla giornata di ieri. La mattinata odierna è stata riservata, infatti, ai soli investitori istituzionali. Ma il Tesoro non perde tempo e già domani torna sul mercato con un’altra emissione, stavolta relativa a un nuovo BTp ‘short term’. L’espressione designa un nuovo titolo di stato, nato lo scorso anno dalle ceneri del fu CTz. Si tratta di un bond della durata compresa tra 18 e 30 mesi e che, a seconda delle condizioni di mercato, può non offrire alcuna cedola.
Dunque, il nuovo BTp short term avrà una durata di 23 mesi, praticamente quasi a metà strada esatta tra i 18 e i 30 mesi fissati per questo genere di emissioni. Stando alle attuali condizioni di mercato, il rendimento lordo che dovrebbe scaturire sarà in area 1,75% o poco più. Non è certamente soddisfacente per una fase come questa con un tasso d’inflazione schizzato al 6,8% a maggio. Né nei prossimi mesi si prevede un forte rallentamento della corsa dei prezzi al consumo.
BTp short term versus conto in banca
Tuttavia, qua dobbiamo considerare che si tratti di un’emissione di medio-breve durata. E le alternative in giro per l’Europa sono nettamente peggiori. Restando in casa, poi, l’unica soluzione possibile per il grado di rischio sarebbe di parcheggiare denaro in banca. Il conto corrente non offre nulla, ma neppure il conto deposito si sta smuovendo dai tassi allo zero virgola e spesso per vincoli superiori ai circa 2 anni previsti per il BTp short term.