Donazione casa a un figlio senza costi di notaio è possibile, ecco come  

Donare casa a un figlio senza necessariamente avviare l'operazione dell'atto notarile
2 anni fa
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successione

La donazione della casa a un figlio senza costi di notaio è possibile? Eredità, successioni, testamenti, sono tutti argomenti che prima o poi riguardano tutte le famiglie. Quando in una famiglia ci sono immobili e proprietà immobiliari, gli adempimenti da effettuare dopo il decesso di un familiare sono davvero tanti. Burocrazia, ma anche spese da sostenere nel momento in cui occorre provvedere ad effettuare la successione ereditaria. Le spese, però, non sono inferiori nemmeno per le persone più previdenti, cioè quelle che risolvono le cose prima che si passi a “miglior vita”.

Vendite ma anche donazioni, sono adempimenti che prevedono costi e pratiche, quasi sempre da espletare da un notaio. Quasi sempre, perché a volte se ne può fare a meno.  

“Buonasera, sono un padre di famiglia di 70 anni e oggi mi chiedevo come devo fare per donare le mie case ai figli. Pensavo ad un testamento, ma sembra che posso effettuare una donazione anche adesso e senza necessariamente andare dal notaio. Vorrei evitare di lasciare “casini” ai miei figli quando io non ci sarò più. Non vorrei che arrivassero a litigare tra loro per i miei lasciti e non vorrei esporli a lungaggini burocratiche e pratica varie per la mia successione. Potete dirmi cosa possono fare e se devo per forza di cose andare da un notaio adesso?”

Donazione della casa a un figlio: come si effettua 

Per donazione si intende un contratto con il quale un soggetto passa a un altro il suo diritto di proprietà su un determinato bene. Questo per quanto riguarda immobili come case, terreni e fabbricati, che poi è l’oggetto del quesito del nostro lettore. La donazione prevede quello che in gergo viene chiamato spirito di liberalità, perché si tratta di un atto libero da parte del donante e senza corrispettivo a carico di chi riceve.

Essendo un contratto vero e proprio questo oltre ad essere irrevocabile, necessita dei passaggi burocratici classici di qualsiasi contratto. Quindi serve un notaio perché deve essere in atto pubblico e servono anche due testimoni. Quest’ultima necessità non è particolarmente vincolante dal momento che, in genere, per testimoni in un atto di donazione un notaio utilizza le sue segretarie o i dipendenti del suo studio professionale. Ciò non toglie il fatto che le parti possono optare per due testimoni a loro scelta, che però devono essere presenti nel momento della sottoscrizione dell’atto.  

La donazione indiretta, cos’è? 

L’importanza dell’atto pubblico è fondamentale perché, con una donazione, il ricevente si arricchisce di un determinato patrimonio. E l’atto pubblico ufficializza questo passaggio in modo tale che nel futuro nessuno possa contestare questa scelta, neppure il donante che eventualmente cambia idea. Il metodo della donazione tradizionale è senza dubbio il più diffuso. E questo metodo ha effetti anche sul resto della eventuale eredità che per esempio un figlio avrebbe diritto a ricevere da un padre “post-morte” di quest’ultimo. In pratica, aver ricevuto un bene in donazione finisce con l’incidere sulla quota ereditaria spettante in sede di dichiarazione di successione. Una via alternativa a quella della donazione tradizionale è la donazione indiretta. In questo caso, la donazione della casa a un figlio non avviene materialmente, cioè donando l’immobile: ad esempio, si cedono i soldi utili all’acquisto di quella casa. Una controindicazione però c’è. Infatti è vero che un genitore può liberamente dare soldi ad un figlio, anche mediate bonifico, ma chi riceve i soldi deve comunque recarsi dal notaio nel momento in cui è necessario effettuare l’atto di compravendita della casa.  

Altre soluzioni per donare casa ai figli, ma il notaio è sempre necessario 

Quindi, anche con donazione dei soldi, il notaio sarà necessario per l’atto di compravendita.

Nel bonifico andrà inserita la causale “donazione acquisto prima casa o abitazione principale”. Nell’atto di compravendita, poi, andrà espressamente sottolineato che il corrispettivo da pagare per l’acquisto sfrutta soldi donati dal padre al figlio con quel determinato bonifico. Un’altra strada sarebbe quella della cessione della casa con obbligo di mantenimento. In questo caso un genitore cede al figlio una casa, obbligando di fatto il ricevente ad assistere il genitore per tutto il resto della vita. Anche questa formula di donazione però necessita di un autentico atto notarile.  

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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