E’ ben noto che la donazione del sangue o del midollo dà diritto ad una giornata di permesso per i lavoratori dipendenti, privati e pubblici. Questi ultimi quindi, nel giorno della donazione, hanno diritto ad assentarsi mantenendo intatta la retribuzione. Se dopo i test che precedono il prelievo, il lavoratore risulta non idoneo alla donazione del sangue, la retribuzione viene comunque garantita regolarmente per il tempo necessario agli accertamenti medici. Occorre inoltre fare chiarezza sul fronte previdenziale: i lavoratori che usufruiscono dei permessi per donare il sangue hanno diritto al riconoscimento dei contributi pensione sia per quella di vecchiaia che di anzianità.
L’accredito figurativo dei periodi in esame, per i lavoratori interessati dalla denuncia Uniemens, avviene a partire dal primo gennaio 2005, direttamente d’ufficio sulla base dei dati che le aziende forniscono all’Inps. Per gli altri invece l’accredito avviene a domanda dell’interessati.