La Corte Costituzionale, con sentenza n. 209 del 2022, ha sancito la non legittimità della norma legislativa in cui è detto che nello stesso nucleo familiare ci può essere solo un immobile da considerare come abitazione principale ai fini IMU.
In sostanza il comma 741 lett. b) legge di bilancio 2020, definisce abitazione principale ai fini IMU quella in cui il possessore, ed i componenti del suo nucleo familiare, hanno residenza e dimora abituale.
La legge stabilisce anche l’esenzione IMU per l’abitazione principale se appartenente a categoria catastale non di lusso.
La sentenza che ribalta la legge
Allo stesso tempo, il menzionato comma 741 lett. b) stabilisce che nell’ambito dello stesso nucleo familiare ed in presenza di più immobili (nello stesso comune o in comuni diversi), solo uno di questi può rappresentare ai fini IMU l’abitazione principale.
Esempio
Giuseppe e Giorgia sono marito e moglie. Giuseppe è proprietario di una casa in cui ha stabilito la sua dimora e residenza. Giorgia è proprietaria anch’essa di un’altra casa in cui ha stabilito la sua dimora e residenza. In base a ciò che dice la lett. b) comma 741 legge bilancio 2020, i due coniugi devono scegliere quale delle due case considerare abitazione principale ai fini IMU. Quindi, questo significa esenzione (o agevolazione) solo su una casa mentre sull’altra sarebbe da pagare regolarmente l’imposta come secondo immobile.
La Corte Costituzionale ha, invece, dichiarata non legittima questa cosa, ritenendo che bisogna fare riferimento solo al presupposto dell’imposta, ossia al possesso e bisogna guardare solo a dove il possessore ha la sua dimora e residenza
IMU abitazione principale coniugi, il cambio di residenza
Sulla base della sentenza, dunque, riprendendo l’esempio, Giuseppe e Gorgia possono godere entrambi, e sulla casa in cui ciascuno ha residenza e dimora, dell’esenzione (agevolazione) IMU abitazione principale.
Dopo il provvedimento è ora corsa ai rimborsi IMU ma è anche corsa al cambio di residenza per godere della novità.
Proprio con riferimento alle modalità con cui si può chiedere tale cambio, ricordiamo che oggi, tutti i cittadini registrati in ANPR (Anagrafe nazionale della popolazione residente) possono ottenere il cambio di residenza attraverso la procedura online, senza quindi dover andare personalmente al comune.
Per l’accesso al servizio (gratuito) è richiesto autenticarsi con le credenziali
- SPID
- CIE (carta identità elettronica)
- CNS (carta nazionale servizi).
Una volta entrati si potrà procedere con il compilare la dichiarazione anagrafica seguendo le indicazioni presenti nell’area riservata dei servizi al cittadino.
La piattaforma dell’Anagrafe nazionale è accessibile dal sito www.anagrafenazionale.interno.it