L’assegno sociale è la misura che ha sostituito la vecchia pensione sociale come nome ma non come meccanismo. Questo perché si tratta più o meno della stessa cosa. Infatti, sono misure destinate innanzitutto a chi non ha i requisiti utili per le pensioni ordinarie, poiché non centra la necessaria carriera contributiva. Inoltre, si tratta di misure destinate a chi vive in condizioni reddituali ed economiche non rosee. Al punto tale che lo Stato concede questa sorta di ammortizzatori sociali destinati però solo a chi ha compiuto almeno 67 anni di età.
“Salve, sono Maria e sono moglie di un titolare dell’assegno sociale. Infatti mio marito non avendo contributi a sufficienza, nel 2020, al compimento dei 67 anni di età, prese l’assegno sociale. Oggi che pure io mi accingo a compiere i 67 anni di età, posso presentare domanda per il mio di assegno sociale? In definitiva, vi chiedo se in una stessa famiglia si può prendere due volte l’assegno sociale. Dal momento che è una misura collegata al reddito cosa succede con me? Mi spetta o no? E se mi tocca, sarà di importo uguale a mio marito?
Assegno sociale, cos’è, a chi spetta e come richiederlo
Prima di affrontare nello specifico il caso della nostra lettrice, meglio ricordare cos’è l’assegno sociale, a chi spetta e come si richiede. Perché sono argomenti che serviranno anche per rispondere al quesito della lettrice. L’assegno sociale è una prestazione economica alla quale accedono determinati soggetti dall’INPS. Ed è una misura simile alla pensione, almeno per quanto riguarda le modalità di incasso.
I requisiti per ottenerlo nel 2023
Anche l’assegno sociale come tante altre misure pagate dall’INPS si adegua all’inflazione e quindi cambia importo ogni anno. Per ottenerlo gli interessati devono essere cittadini italiani, comunitari o stranieri con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Devono poi essere residenti effettivi in Italia. Per approfondimenti i requisiti per accedere all’assegno sociale sono elencati dettagliatamente nella circolare numero 131 del 12 dicembre 2022 pubblicata direttamente dall’INPS.
L’importo previsto per il 2023 come assegno sociale è pari a 503,27 euro per 13 mensilità. Ma per poterlo percepire il limite di reddito da non superare è fissato a 6.542,51 euro annui per un single e 13.085,02 euro per i coniugati. L’assegno intero spetta solo a soggetti non coniugati che non posseggono alcun reddito. Mentre per i coniugati l’importo dell’assegno è intero solo se i redditi posseduti dai coniugi sono inferiori al totale annuo dell’assegno stesso. Come si legge testualmente nella circolare INPS prima citata, devono essere considerati i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti da imposta e quelli soggetti a ritenuta alla fonte come imposta ordinaria o sostitutiva. La casa di abitazione però non va considerata.
Zero redditi? Assegno sociale in misura intera a marito e moglie
Per quanto detto quindi, sono i redditi a incidere in maniera importante per ciò che concerne sia il diritto che la misura dell’assegno sociale.