Era ormai nell’aria da alcuni giorni, e oggi è arrivata la conferma ufficiale. Il Premier Mario Draghi si è dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio dei ministri. Presto, dunque, il presidente della Repubblica dovrà indire nuove elezioni anticipate. Questa crisi di governo è arrivata proprio in un momento molto difficile per il nostro paese e per l’Europa intera. A causa dell’inflazione e dell’attuale guerra in Ucraina, il governo avrebbe dovuto varare nuove misure economiche. In particolare, entro la fine di luglio si sarebbe dovuto approvare la conversione in legge del decreto Aiuti, che contiene un pacchetto di nuove misure, a cominciare dalla proroga del tanto discusso bonus 200 euro.
Ci si chiede, dunque, che cosa succederà dopo le dimissioni di Draghi? Davvero il bonus 200 euro non sarà riconfermato per i prossimi mesi? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Perché un solo bonus 200 euro serve a poco?
Il bonus 200 euro, purtroppo, non è una misura così utile a contrastare l’attuale livello di inflazione, anzi, secondo alcuni osservatori il contributo serve a poco.
Unimpresa, soltanto qualche settimana fa, lo ha definendolo come “un sollievo momentaneo e comunque non sufficiente a coprire gli aumenti dei prezzi”.
“Con l’inflazione al 6,5%, si legge in un recente comunicato dell’associazione, ogni famiglia dovrà spendere circa 1.950 euro l’anno in più. 200 euro (…) coprono solo il 10% della spesa in più provocata dall’inflazione e quindi dall’aumento di tutti i prezzi”. Per questo motivo, l’esecutivo stava già per riproporre questa misura anche ad agosto e forse anche per i mesi successivi. Ma cosa succede adesso che Draghi si è dimesso?
Arriva la proroga anche senza Draghi?
Dopo lo strappo del Movimento 5 Stelle e (in realtà) anche dei partiti di centro destra che erano in maggioranza (Lega e Forza Italia), il presidente del consiglio ha oggi presentato le sue dimissioni, e questa volta non ci saranno deroghe.
Ci si chiede, dunque, cosa succederà adesso al decreto Aiuti e alla proroga del bonus 200 euro.
Tale legge, in realtà, potrebbe ancora essere approvata. Il motivo è semplice, il governo continuerà la sua azione politica per tutti i dossier e gli affari correnti fino alle nuove elezioni e alla formazione di un nuovo esecutivo.
In altre parole, per il bonus 200 bis non dovrebbe esserci alcun problema. La misura potrà essere prorogata con o senza Draghi.