Lo smart working piace e nonostante le critiche mosse nelle ultime settimane, almeno 2 aziende su 3 stanno continuando il lavoro agile anche dopo l’emergenza. A dirlo una survey di Aidp, secondo cui tra i vantaggi bisogna certamente considerare il risparmio di tempo e i costi di spostamento.
Lo smart working del futuro
Il 68% del campione avrebbe dichiarato che le attività di smart working saranno prolungate anche durante il ritorno alla normalità. Il 30% ha pensato anche a nuovi interventi organizzativi, come ha sottolineato il presidente dell’Aidp, Isabella Faggioli, secondo cui:
“Si apre, una nuova fase di ripensamento del futuro del lavoro in cui bisognerà ben bilanciare le opportunità con gli svantaggi e soprattutto sarà necessario uno spirito collaborativo tra le parti che eviti la polarizzazione del confronto”.
Nel post covid, lo smart working vedrà una crescita importante, basti pensare che per il 58% delle aziende il lavoro agile continuerà anche nel 2021 mentre per il 26% terminerà entro dicembre 2020. Ovviamente lavoro agile non vuol dire lavorare tutti i giorni da casa: per il 70% delle aziende si parla di 2 o 3 giorni per il lavoro agile.
Le conseguenze
Le conseguenze positive sono il risparmio del costo per i mezzi pubblici o benzina per andare a lavoro, il miglioramento della vita privata e della responsabilità individuale, mentre parlando di svantaggi si fa riferimento ad una mancanza di relazioni sociali e la mancanza della separazione tra vita domestica e ambiente di lavoro, senza tralasciare il rischio di sovraccarico di lavoro.
Il boom dello smart working è avvenuto prima dell’estate mentre con i rientri di settembre sono ancora 4 milioni coloro che fanno ancora riferimento al lavoro agile. Si sta parzialmente pensando ad un rientro graduale. Molte grandi aziende stanno operando in smart working prevedendo un rientro graduale nei prossimi mesi, una situazione che è stata definita fluida. Saranno gli stessi dipendenti che potranno decidere da dove lavorare e non si esclude che in un futuro nemmeno lontano si lavorerà per metà da casa e per metà in sede.
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