Dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo contributivo delle pensioni, un aggiornamento che avviene regolarmente ogni due anni. Questi cambiamenti, dettati dall’aumento dell’aspettativa di vita, comporteranno una riduzione degli assegni pensionistici per chi andrà in pensione nei prossimi anni.
Si tratta di un adeguamento che riflette l’evoluzione demografica, ma che avrà conseguenze significative per i futuri pensionati. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come inciderà sugli importi delle pensioni nel 2025.
Cosa sono i coefficienti di trasformazione
I coefficienti di trasformazione sono valori utilizzati nel sistema contributivo per calcolare la pensione annuale a partire dal montante contributivo accumulato durante la vita lavorativa.
Questi parametri, rivisti periodicamente, tengono conto dell’età del lavoratore al momento del pensionamento e della sua aspettativa di vita residua. Un’aspettativa di vita maggiore implica un coefficiente più basso, poiché il capitale accumulato deve essere distribuito su un periodo più lungo.
Le novità per il 2025-2026: importi pensioni
Nel biennio 2025-2026 i coefficienti di trasformazione saranno inferiori rispetto al periodo precedente. Questo cambiamento avrà un impatto diretto sugli importi delle pensioni future, che risulteranno più bassi rispetto a quanto calcolato con i coefficienti precedenti.
Un caso concreto: l’effetto sui futuri pensionati
Per comprendere meglio l’impatto, analizziamo un esempio pratico. Consideriamo un lavoratore che, al momento del pensionamento, ha:
- età: 67 anni;
- retribuzione annua al termine della carriera lavorativa: 40.000 euro;
- montante contributivo accumulato: 290.000 euro.
Con i coefficienti validi fino al 2024, fissati al 5,723% per i 67 anni, questo lavoratore avrebbe una pensione annua di 16.596,70 euro. Questo importo corrisponde a circa 1.277 euro al mese, considerando tredici mensilità.
Con i nuovi coefficienti in vigore dal 2025, pari al 5,608%, lo stesso lavoratore percepirà una pensione annua di 16.263,20 euro, equivalente a circa 1.251 euro mensili.
Importo pensioni 2025: non solo una questione di numeri
La differenza può sembrare contenuta, ma, se proiettata sull’intero periodo di pensionamento, rappresenta una riduzione significativa del reddito complessivo.
Per molti lavoratori, soprattutto quelli con redditi più bassi, questa variazione può tradursi in una difficoltà economica maggiore durante gli anni della pensione. Inoltre, la riduzione è cumulativa: minori assegni mensili si riflettono su un intero arco di vita pensionistica, accentuando la differenza.
Riassumendo…
- Dal 2025, nuovi coefficienti di trasformazione riducono gli importi delle pensioni contributive.
- L’aggiornamento biennale riflette l’aumento dell’aspettativa di vita, abbassando gli assegni pensionistici.
- Esempio: con un montante contributivo di 290.000 euro andando in pensione nel 2025 l’importo annuale scende da 16.596,70 euro a 16.263,20 euro.
- Coefficienti più bassi distribuiscono i fondi accumulati su un periodo pensionistico più lungo.