Due diverse pensioni anticipate per chi lavora in fabbrica per andare in pensione prima dei 62 anni

Due diverse pensioni anticipate prima dei 62 anni di età, ecco le opportunità per chi lavora in fabbrica e chi svolge particolari lavori.
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2 mesi fa
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Esistono varie misure che permettono di andare in pensione anticipata prima dei 62 anni, e questo sarà possibile anche nel 2025. Si tratta di due misure che restano valide e che, almeno per ora, non sono oggetto di modifiche.

Le misure di cui parliamo oggi, però, sono spesso collegate a specifici lavori che consentono di andare in quiescenza anticipata. Se qualcuno pensa che si tratti di lavori rari e poco comuni, si sbaglia. Ad esempio, anche un operaio di fabbrica, come ce ne sono milioni in Italia, può usufruire di uno dei canali di pensionamento anticipato più favorevoli, grazie a due diverse opzioni.

“Buonasera, volevo alcuni chiarimenti sulla possibilità di andare in pensione subito. Ho già compiuto 61 anni a marzo 2024 e ho circa 40 anni di contributi. Lavoro in fabbrica, faccio tre turni da oltre 20 anni e mi chiedevo quali possibilità ho. Vorrei andare in pensione per via del mio lavoro notturno, gravoso o usurante. Potreste spiegarmi quali sono le possibili alternative per noi operai di stabilimento?”

Due diverse pensioni anticipate per chi lavora in fabbrica prima dei 62 anni

Le misure di pensionamento anticipato per chi svolge lavori pesanti sono diverse. Oggi ne contiamo almeno tre, anche se una di queste scadrà a fine anno e dovrà essere rinnovata dal governo tramite la Legge di Bilancio. Le misure in questione sono: la Quota 41 per i lavoratori precoci, lo scivolo per i lavori usuranti e l’Ape Sociale. Quest’ultima rischia di scomparire se non sarà rinnovata nella manovra finanziaria di fine anno.

Le altre due misure, invece, sono ancora fruibili. Tuttavia, hanno requisiti, regole e platee differenti. La Quota 41 per i lavoratori precoci riguarda i lavori gravosi, mentre lo scivolo per i lavori usuranti si applica a un’altra tipologia di lavori. La Quota 41 non prevede limiti di età, richiedendo solo il raggiungimento del requisito contributivo.

Lo scivolo per i lavori usuranti, invece, richiede il raggiungimento di una determinata età e di una quota specifica.

Chi svolge un lavoro usurante ha diritto non solo allo scivolo a loro destinato. Ma anche alla Quota 41 per i lavoratori precoci, se soddisfa i requisiti.

La Quota 41 per i lavoratori precoci: una sintesi

Ma come funziona la Quota 41 per i lavoratori precoci? È una misura relativamente semplice da comprendere: basta raggiungere 41 anni di contributi, di cui almeno 35 effettivi, escludendo i contributi figurativi per malattia e disoccupazione.

Inoltre, è necessario aver versato almeno un anno di contributi prima dei 19 anni di età, indipendentemente dal fatto che il lavoro sia stato continuo o svolto in periodi intermittenti. Non sono validi i contributi diversi da quelli derivanti da un’attività lavorativa per soddisfare il requisito dell’anno di contributi prima dei 19 anni. La misura riguarda caregiver, disoccupati, invalidi, chi svolge lavori gravosi e chi svolge lavori usuranti.

Lo scivolo per i lavori usuranti: come funziona?

A differenza della Quota 41, che non ha limiti di età, la pensione anticipata con lo scivolo per i lavori usuranti richiede il raggiungimento di almeno 61 anni e 7 mesi di età. Inoltre, sono necessari almeno 35 anni di contributi, e bisogna raggiungere la Quota 97,6, che si ottiene sommando età e contributi, includendo anche le frazioni di anno.

Questa misura si rivolge a chi svolge lavori particolarmente pesanti, come lo smaltimento e la rimozione dell’amianto, il lavoro in cave, miniere e gallerie. Lo scivolo Quota 97,6 si applica anche agli autisti di mezzi di trasporto pubblico e ai lavoratori che svolgono turni notturni per gran parte dell’anno lavorativo. E anche agli operai impiegati nelle cosiddette linee di produzione a catena.

Pensioni anticipate per lavori gravosi e usuranti: chiarimenti

Chi rientra nello scivolo per lavori usuranti ha anche la possibilità di accedere alla Quota 41 per i lavoratori precoci.

Purché abbia versato un anno di contributi prima dei 19 anni. Il nostro lettore, che lavora in una linea di produzione a catena in una fabbrica, ha la possibilità di accedere a entrambe le misure. Anche se servirebbero ulteriori informazioni per poter dare una risposta certa.

In sintesi, gli addetti ai lavori usuranti, come gli operai della linea a catena, i turnisti notturni e gli autisti di trasporti pubblici, possono avere accesso anche alla Quota 41 per i lavori gravosi. Al contrario, un camionista, un operaio edile, una maestra della scuola dell’infanzia o un facchino – categorie incluse tra le 15 tipologie di lavori gravosi – non possono accedere allo scivolo Quota 97,6, che è riservato esclusivamente ai lavori usuranti.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

1 Comment

  1. Buongiorno,vedo che ancora insistete con questi articoli FALSI..al discorso pensioni manca solo l’ufficialita’,c’e’stato 2 giorni fa un incontro governo con il ministro GIORGETTI e i sindacati dove e’ emerso lampante dal ministro dell’economia la PROROGA delle attuali forme di prepensionamento come quota 103,opzione donna e ape sociale,in sostanza tutto rimane come nel 2024, la dovete finirebdi pubblicare questi articoli siete rimasti solo voi

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