Dumping fiscale, cos’è e perché lo paghiamo anche con le nostre tasche

Spesso si sente parlare di “dumping fiscale. Sappiamo di cosa si tratta e perché ha conseguenze negative su noi contribuenti?
1 anno fa
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dumping fiscale
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Letteralmente la parola “dumping” significa “scaricare”. Nella pratica, invece, si concretizza in un tipo di concorrenza sleale che avviene tra gli Stati.
In genere si parla di dumping economico. In sostanza, le imprese (con l’ausilio dello Stato) vendono all’estero beni a prezzi più bassi rispetto a quelli praticati nel mercato interno. Quindi, ne consegue una distorsione nella concorrenza.

Al dumping economico si affianca anche il dumping fiscale.

Di cosa si tratta

Il dumping fiscale si concretizza anch’esso in una pratica sleale.

Questa volta, tuttavia, c’entra il sistema erariale del Paese.

Alcuni Stati offrono un sistema fiscale molto più vantaggioso rispetto ad altri Stati, con l’obiettivo di attirare a sé imprese e investimenti. Ciò ha come conseguenza, effetti negativi sulle casse erariali.

Un’impresa con sede in Italia che decide di trasferirsi all’estero o di investire fuori dal nostro Paese pagherà le imposte secondo il sistema fiscale di quello Stato sottraendole al nostro bilancio fiscale.

Gli effetti negativi del dumping fiscale

Il dumping fiscale riflette anche sulla crescita e sul PIL del Paese. Ci riferiamo al prodotto interno lordo.

Effetti negativi anche nelle tasche dei contribuenti italiani. Se il dumping fiscale porta a minori imposte in entrata, il legislatore per far quadrare il bilancio fiscale aumenterà quelle a carico di coloro che continuano a restare ed investire nel Paese.

Ad ogni modo per affrontare il problema si è pensato ad un nuovo sistema di tassazione delle multinazionali. Queste dovranno pagare imposte non solo nei Paesi in cui hanno sede legale ma anche in quelle in cui realizzano i profitti. Nel 2024 dovrebbe entrare in vigore l’accordo Ocse 2021 anche in Europa, già firmato da 138 Paesi tra i quali anche l’Italia. L’obiettivo è proprio quello di aumentare le tasse alle multinazionali. iniettando maggiore liquidità nelle casse erariali.

Inoltre c’è l’introduzione (probabilmente dal 1° gennaio 2024) della global minimum tax con aliquota del 15% che dovrà essere pagata dalle multinazionali che hanno un fatturato globale superiore a 750 milioni di euro.

Una tassa che andrebbe ad aumentare le entrate fiscali a livello globale

Riassumendo…

  • il dumping economico è una pratica di concorrenza sleale in cui le imprese (con l’appoggio anche di politiche statali) vendono all’estero beni e servizi a prezzi più bassi rispetto a quelli interni
  • il dumping fiscale è una pratica sleale in cui uno Stato offre un sistema di imposizione e tassazione molto più vantaggioso rispetto agli altri Paese, con lo scopo di attrarre imprese ed investimenti
  • il dumping fiscale crea un danno alle casse erariali del Paese, in quanto entrano meno imposte, co effetti negativi sui contribuenti che ne subiranno il peso
  • è stata istituita la global minimum tax (15%) per le multinazionali con un fatturato globale superiore a 750 milioni di euro.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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