Quanto durano i buoni fruttiferi postali per minorenni e quando si prescrivono?

I buoni fruttiferi postali per minori che interessi danno, quanto durano e soprattutto quando si prescrivono?
2 anni fa
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Così come nel passato, si continuano a regalare ai minori i buoni fruttiferi postali per un evento speciale. Prima, però, davvero il ragazzino (una volta maggiorenne) poteva realizzare un sogno come acquistare una piccola automobile o fare un bel viaggio.

Adesso, invece, i tassi di interesse sono decisamente più bassi per cui, a malapena, si riesce a proteggere il proprio capitale dall’aumento dell’inflazione. L’anno scorso, poi, gli interessi erano ai minimi storici ma, dal 6 luglio scorso, Cassa Depositi e Prestiti ha effettuato un aggiornamento per cui i buoni fruttiferi postali sono tornati a essere uno strumento competitivo.

Non si diventerà sicuramente ricchi con questi titoli ma almeno si avrà la certezza che il proprio denaro non perda di valore per colpa dell’inflazione che secondo gli esperti durerà ancora parecchio.

Tornando ai bfp per minori, ecco quanto durano, che interessi offrono e quando si prescrivono.

Bfp dedicati ai minori

I buoni fruttiferi postali dedicati ai minori possono essere sottoscritti da un nonno, da un genitore o da una persona che vuole molto bene al piccolo. Gli interessi, poi, crescono insieme al minore fino al raggiungimento della maggiore età. Il rendimento effettivo annuo lordo è il seguente: del 2,50 % dopo 1 anno e 6 mesi, 2 e 3 anni, dell’2,75% dopo 4 anni e del 3% dopo 5 anni. E ancora del 3,25% dopo 6 e 7 anni, del 3,50% al termine dell’8°, 9°, 10° e 11° anno, del 4% dopo 12, 13, 14 e 15 anni e infine del 4,50% dopo 16, 17 e 18 anni.

Per richiedere il rimborso anticipato di tali titoli, c’è bisogno dell’autorizzazione del Giudice Tutelare. Se quest’ultima viene accordata, si ha diritto alla restituzione della cifra investita al netto di eventuali oneri fiscali. In più, dopo diciotto mesi, anche al riconoscimento degli interessi maturati. Nel caso il buono sia in forma cartacea, il rimborso avverrà in un’unica soluzione.

Nel caso il buono sia dematerializzato, il rimborso potrà essere unico o parziale per importi uguali a 50 euro e multipli, senza alcun costo in aggiunta e per l’intera durata di vita del titolo.

La scadenza e la prescrizione

Tutti i buoni fruttiferi postali hanno una scadenza che è il termine entro il quale il titolo in proprio possesso produce interessi. Per ogni titolo, la scadenza è diversa: nel caso dei 4×4 è di 16 anni mentre per quello dei titoli dedicati ai minori la scadenza è al compimento del diciottesimo anno di età del beneficiario. Nel caso in cui si sottoscriva, ad esempio, un bfp a favore di un 15enne, il titolo scadrà dopo 3 anni mentre se il piccolo è nato adesso, il buono scadrà dopo 18 anni.

Dalla data successiva alla scadenza del buono, quest’ultimo come spiegato, non produrrà più interessi. Poi, dopo 10 anni, si prescriverà. Attenzione quindi a questa data in quanto dopo che scatterà non si potrà chiedere più né il rimborso del capitale investito e nemmeno degli interessi maturati.

Questo vale solo per i titoli cartacei perché i dematerializzati, il rimborso avverrà direttamente sul conto di regolamento che può essere il conto corrente BancoPosta o il libretto di risparmio postale.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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