E’ ancora possibile andare in pensione a 55 anni?

In alcuni casi è ancora possibile andare in pensione a 55 anni di età. Chi ne ha diritto e come accedere al pensionamento anticipato.
3 anni fa
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Andare in pensione a 55 anni è ancora possibile? Una volto, fino agli anni ’90 era abbastanza comune lasciare il lavoro prima dei 60 anni. Anzi, la maggior parte dei lavoratori usciva fra i 50 e 55 anni di età.

Oggi, a distanza di tre decenni, andare in pensione a 55 anni sembra un miraggio. Eppure ci sono categorie di lavoratori che possono accedere ancora alla pensione al raggiungimento di questa soglia di età.

In pensione a 55 anni, chi ci può andare

Si tratta dei lavoratori precoci, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare prima del 19 esimo anno di età.

In particolare coloro che hanno maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni.

A conti fatti, se uno ha iniziato a lavorare ininterrottamente da 14 anni, potrà andare in pensione a 55 anni. Casi sempre più rari, ma non impossibili.

Fra gli altri requisiti da possedere per andare in pensione a 55 anni, i lavoratori precoci devono aver versato almeno 41 anni di contributi. Si parla quindi di “quota 41”.

La domanda di pensione va presentata al’Inps entro il 1 marzo di ogni anno, ma si può fare anche entro il 30 novembre in seconda battuta e se ci sono i fondi per pagare la pensione. Questa istanza serve ad accertare la sussistenza dei requisiti e non è necessaria l’interruzione del rapporto di lavoro.

Soddisfatto anche questo requisito, l’Inps concede la pensione anticipata ai lavoratori meritevoli di maggior tutela previdenziale. E cioè a tutti coloro che abbiano iniziato a lavorare presto, in età precoce.

Requisiti lavoratori precoci

Tuttavia aver lavorato almeno 12 mesi prima dei 19 anni di età e aver versato 41 anni di contribuzione durante la vita lavorativa non basta. Per beneficiare del diritto alla pensione con quota 41 è necessario far valere anche uno stato precario o di disagio sociale e cioè:

  • trovarsi in stato di disoccupazione a seguito di perdita involontaria del posto di lavoro e risultare disoccupati da almeno tre mesi dall’evento:
  • assistere da almeno 6 mesi un parente di primo grado o il coniuge affetto da handicap grave;
  • avere capacità lavorativa ridotta accertata ai fini dell’invalidità civile pari o superiore al 74%;
  • svolgere attività lavorative usuranti da almeno 6 anni negli ultimi 7 prima della domanda di pensione;
  • essere lavoratori dipendenti addetti alle attività usuranti o ai lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate l’anno.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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