L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 431 del 2 ottobre 2020, fornisce utili chiarimenti in merito alla normativa riguardante la tracciabilità dei pagamenti delle spese per le quali si ha diritto alle detrazioni fiscali del 19%, nel caso in cui la carta, con cui si è effettuato il pagamento della spesa detraibile, sia intestata al coniuge.
Il quesito del contribuente
L’Istante dichiara di essere titolare presso un istituto di credito di un conto corrente cointestato con la moglie, a firme disgiunte, sul quale è emessa una sola carta di credito intestata al predetto Istante.
Lo stesso, alla luce della nuova normativa riguardante la tracciabilità dei pagamenti delle spese per le quali si ha diritto alle detrazioni fiscali (Leggi: Detrazioni fiscali e pagamenti tracciabili 2020 confermati senza moratoria), chiede di sapere se sia possibile utilizzare la carta di credito a lui intestata per pagare le spese del coniuge, senza perdere il diritto alla detrazione, dato che il conto corrente da cui viene effettuato il pagamento è cointestato.
Spese detraibili anche con la carta del coniuge
L’Agenzia delle Entrate risponde al quesito del contribuente con esito positivo.
La normativa prevede che la spesa deve essere sostenuta dal contribuente al quale è intestata la carta. Tuttavia, tenuto conto della ratio della disposizione, occorre assicurare la corrispondenza tra la spesa detraibile per il contribuente ed il pagamento effettuato da un altro soggetto.
In altre parole, l’Ade afferma che il contribuente istante possa utilizzare la propria carta di credito per pagare le spese detraibili del coniuge senza perdere il diritto alla detrazione.
La cosa importante è che la spesa sia effettivamente sostenuta dal soggetto intestatario il documento di spesa.
Nel caso in specie, appunto, il conto cointestato soddisfa il requisito della corrispondenza fra titolare del documento di spesa e soggetto che ha sostenuto il costo del bene.
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