È Quota 41 ma in versione nuova il compromesso per una riforma pensioni 2023 che possiamo pagare

Una nuova versione di Quota 41 come giusto compromesso per la riforma delle pensioni del 2023. Ecco cosa c'è da aspettarsi.
2 anni fa
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Una nuova Quota 41 è sotto i riflettori. “La pensione bisogna prenderla da giovani – soprattutto bisogna prenderla da vivi. E non è nelle possibilità di tutti”, affermava Michel Audiard. Proprio il trattamento pensionistico, purtroppo, viene considerato da molti un vero e proprio miraggio. Un traguardo distante anni luce, tanto da pensare di non riuscire a centrare l’obiettivo. Un timore che persiste nella testa di molti lavoratori, che temono di dover attendere ancora a lungo prima di poter lasciare il mondo del lavoro.

In particolare a destare preoccupazione è il possibile ritorno della Legge Fornero, già a partire dal 2023. Un’eventualità che il nuovo governo Meloni sembra pronto a scongiurare a tutti i costi attraverso l’applicazione di misure ad hoc. Tra queste si annovera una nuova versione di Quota 41, che si rivelerebbe essere un giusto compromesso per la prossima riforma delle pensioni. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

È Quota 41 ma in versione nuova il compromesso per una riforma pensioni 2023 che possiamo pagare

Con l’arrivo del 2023 si potrebbe finalmente assistere alla tanto attesa riforma delle pensioni. Diverse le ipotesi in ballo, come ad esempio quello di una nuova versione di Quota 41 in grado di accontentare, almeno momentaneamente, le varie parti in gioco. Entrando più a fondo nei dettagli, il governo potrebbe decidere di sostituire Quota 102 con Quota 41. Grazie a tale opzione i lavoratori interessati potrebbero andare in pensione all’età di 61 anni, a patto di aver maturato almeno 41 anni di contributi.

In particolare la neoministra del Lavoro Marina Calderone starebbe pensando di utilizzare questo nuovo sistema soltanto per l’anno 2023. In questo modo l’esecutivo avrebbe più tempo a disposizione per potersi mettere al tavolo con i sindacati e attuare una riforma ad hoc in visto dell’anno 2024.

Ma cosa comporterebbe l’introduzione di Quota 41 il prossimo anno? Ebbene, in base ad alcune stime, nel corso del 2023 potrebbero accedere al trattamento pensionistico ben 83 mila persone in più rispetto a quanto avvenga con il sistema pensionistico attualmente in vigore.

Per quanto riguarda i costi, invece, mantenere Quota 41 solo per un anno consentirebbe di risparmiare un bel po’ di soldi.

Riforma pensioni, le mosse del governo Meloni

Al momento si tratta solo di ipotesi, con il governo che non ha ancora fornito conferme in merito. L’unica cosa certa è che le pensioni sono uno degli argomenti caldi che stanno ricevendo massima attenzione. A confermarlo la stessa Premier Giorgia Meloni che, nel corso di un incontro a Palazzo Chigi con i sindacati, ha dichiarato:

“Siamo nel mezzo di una crisi internazionale sociale, usciamo da una pandemia, c’è una crisi energetica in corso, un aumento dei costi delle materie prime, una inflazione vicina al 10%, salari perlopiù inadeguati, pensioni di oggi basse e quelle future rischiano di essere inesistenti”.

Per questo motivo, sottolinea sempre Meloni, è necessario far fronte comune, in modo tale da poter difendere l’interesse generale.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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