Ecco 2 lavori che danno la pensione prima e le 3 misure da sfruttare

Ecco due attività lavorative che danno diritto alla pensione prima dei 67 anni di età con tre differenti misure tutte favorevolissime.
2 mesi fa
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Da anni, c’è chi chiede che il sistema pensionistico italiano diventi più equo, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di andare in pensione prima per chi svolge lavori più faticosi. Si richiede, in pratica, che il sistema preveda misure che consentano un’uscita dal lavoro differenziata in base alla fatica richiesta dal tipo di attività svolta. In questo contesto, si sono introdotti prima i lavori usuranti e poi i lavori gravosi. Con ben tre misure che prevedono vantaggi pensionistici per chi svolge un lavoro logorante.

Ecco 2 lavori che danno la pensione prima e le 3 misure da sfruttare

Le categorie dei lavori gravosi e usuranti sono differenti, così come lo sono le misure previste per ciascuna di esse. Ad esempio, i lavori gravosi danno diritto alla pensione anticipata con la Quota 41 per i lavoratori precoci. Non c’è un limite di età: bastano 41 anni di contributi, con alcune condizioni aggiuntive.

Almeno 12 mesi di contributi devono essere stati versati prima dei 19 anni di età. E almeno 35 anni di contributi devono essere effettivi, escludendo i contributi figurativi derivanti da disoccupazione o malattia. I lavori gravosi comprendono 15 attività che danno diritto anche all’Ape Sociale.

L’Ape Sociale, in questo caso, permette di andare in pensione a 63 anni e 5 mesi di età, con 36 anni di contributi per chi ha svolto un lavoro gravoso. Sia per la Quota 41 precoci che per l’Ape Sociale, il lavoro gravoso deve essere stato svolto per 7 degli ultimi 10 anni di carriera. O per 6 degli ultimi 7 anni.

Invece, il lavoro usurante dà diritto alla pensione a partire dai 61 anni e 7 mesi di età, attraverso il cosiddetto “scivolo usuranti”. Per accedere a questa misura, è necessario aver completato una carriera di almeno 35 anni e aver raggiunto la Quota 97,6, utilizzando i mesi di età e contributi in eccesso rispetto ai requisiti minimi.

Anche in questo caso, il lavoro usurante deve essere svolto per una buona parte della vita lavorativa.

Per la metà della carriera lavorativa o, in alternativa, per 7 degli ultimi 10 anni.

Lavoro gravoso e lavoro usurante: ecco come camionisti e autisti sono avvantaggiati

Guidare un mezzo pesante è un lavoro faticoso e logorante. Considerando il logorio che si accumula con l’età, guidare mezzi pesanti in età avanzata dovrebbe essere sconsigliato. Per questo motivo, tra le attività classificate come lavoro gravoso e usurante vi sono due professioni che, pur essendo diverse, sono simili sotto certi aspetti, e che danno diritto a beneficiare delle misure previste per entrambe le categorie.

Nell’Ape Sociale e nella Quota 41 per i precoci, camionisti e conducenti di mezzi pesanti sono pienamente inclusi. Questi lavoratori sono considerati come svolgenti un lavoro gravoso, che dà diritto a una delle due misure. Chi invece guida autobus o altri mezzi di trasporto pubblico con una massa a pieno carico non inferiore a 9 persone può accedere alla pensione con lo “scivolo usuranti”.

In pratica, chi ha svolto la professione di camionista per 7 degli ultimi 10 anni o per 6 degli ultimi 7 anni può andare in pensione a 63 anni e 5 mesi se ha accumulato almeno 36 anni di contributi, sfruttando l’Ape Sociale. Se invece i contributi accumulati sono 41 o più, può andare in pensione con la Quota 41 per i precoci.

Chi guida mezzi di trasporto pubblico, come i bus, può avere diritto allo scivolo usuranti, che consente l’uscita dal lavoro a 61 anni e 7 mesi di età.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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