Siete in cerca di “yield” e non volete esporvi al rischio di cambio, preferendo investire in valute forti? Due solo le soluzioni: buttarvi sul comparto “junk” o spostarvi sul debito sovrano/corporate emergente emesso sui mercati internazionali. Oggi, vi proponiamo tre obbligazioni emesse da El Salvador in dollari USA. Lo stato dell’America Centrale ha adottato la valuta americana come moneta ufficiale nel 2001 e, quindi, questi titoli non espongono il governo alla volatilità del cambio.
Bond emergenti, ecco due titoli ad alto rischio in dollari da cui guardarsi bene
Hanno attirato la nostra attenzione gli alti tassi offerti.
Rischio riserve
In questi giorni, poi, El Salvador ha emesso un bond ancora più longevo, in scadenza nel giugno 2052 e con una maxi-cedola del 9,50%. In effetti, i rating sono molto bassi: “B-” per S&P e Fitch, “B3” per Moody’s. L’emittente è giudicato, quindi, speculativo. Strano che un paese che emette debito solamente in dollari, perché oltre tutto usa solo il dollaro al suo interno e per gli scambi con l’estero, goda di giudizi così scarsi. Il fatto è che El Salvador si mostra assai poco competitivo sui mercati.
Vi basti sapere che la bilancia commerciale segna ogni anno un saldo negativo nell’ordine del 20% del pil. A causa del cambio troppo forte per i suoi fondamentali, esporta troppo poco. Le partite correnti stesse chiudono cronicamente in deficit, per cui la pressione sulle riserve valutarie è fortemente al ribasso.
Questo significa che El Salvador presenta l’elevato rischio di non riuscire a ripagare i suoi debiti per via dei pochi dollari in cassa. E poco importa che il rapporto debito/pil si attesti su livelli non allarmanti, intorno al 70%, per quanto non siano di per sé bassi per un’economia emergente. Ad ogni modo, dai minimi toccati agli inizi di aprile, i bond si sono ripresi del 25-30%, in linea con la tendenza globale.
Tornare a investire in bond emergenti, forse non è ancora arrivata l’ora