Ecco che pensione prendi nel 2025, come calcolare il trattamento

Guida al calcolo della pensione 2025 con i nuovi coefficienti: come usare il montante, le percentuali da moltiplicare e gli esempi pratici.
2 giorni fa
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Ecco che pensione prendi nel 2025, come calcolare il trattamento
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Non è importante solo il quando andrai in pensione, perché altrettanto lo è il quanto prenderai di pensione. Se al primo quesito è facile rispondere, dopo la legge di Bilancio che ha chiuso il cerchio sulle pensioni e ha stabilito quali saranno le misure che si potranno percepire, altrettanto semplice è capire con che importo si uscirà dal mondo del lavoro. Perché nel 2025 ci saranno i nuovi coefficienti di trasformazione che determineranno l’importo della pensione spettante.

E per chi va in pensione con un trattamento basato sul sistema contributivo, come coloro che hanno il primo versamento successivo al 31 dicembre 1995, il calcolo è piuttosto semplice.

“Salve, sono un lavoratore in procinto di andare in pensione nel 2025. Ho 25 anni di contributi e nel 2025 compio 67 anni di età. Vi chiedo aiuto per capire con che importo di pensione uscirò dal lavoro nel 2025. Come calcolo il montante e come arrivo a capire in anticipo che pensione prenderò?”

Ecco che pensione prendi nel 2025, come calcolare il trattamento

Il primo passo per un contribuente che nel 2025 andrà in pensione è recuperare l’estratto conto contributivo. Prima di tutto conviene richiedere all’INPS l’estratto conto ordinario, che ha solo una valenza informativa. Poi bisogna richiedere l’EcoCert (estratto conto certificativo), dove, oltre a tutti i contributi effettivamente versati, sono presenti anche le retribuzioni o i redditi effettivi anno per anno.

In base a questi dati si può risalire al montante contributivo, che rappresenta la base imponibile da cui partire per calcolare la pensione che si percepirà. Il montante contributivo non è altro che la somma di tutti i contributi versati da un lavoratore durante la sua carriera contributiva.

Questo montante viene moltiplicato per le varie aliquote di rivalutazione annuale, sopraggiunte dall’anno successivo a quello del versamento, in modo tale da ottenere il montante contributivo rivalutato. Successivamente, si moltiplica il risultato ottenuto per i coefficienti di trasformazione, e qui sta la grande novità del 2025: i coefficienti utilizzati dall’INPS per calcolare le pensioni 2023 e 2024 sono stati sostituiti dai nuovi coefficienti validi per il biennio 2025-2026.

Ecco i nuovi coefficienti e come incidono sulle pensioni

Chi è andato in pensione nel 2023 o nel 2024 prende una pensione più alta rispetto a chi la prenderà nel 2025 o nel 2026, a parità di età di uscita, anni di contributi e montante contributivo. Questo perché i coefficienti di trasformazione variano in base all’età di uscita e, nel 2025, sono diventati peggiori rispetto a prima.
Nello specifico, ecco i coefficienti del biennio 2023/2024 paragonati a quelli del 2025/2026:

  • 57 anni: 4,270% (2024) → 4,204% (2025)
  • 58 anni: 4,378% → 4,308%
  • 59 anni: 4,493% → 4,419%
  • 60 anni: 4,615% → 4,536%
  • 61 anni: 4,744% → 4,661%
  • 62 anni: 4,882% → 4,795%
  • 63 anni: 5,028% → 4,936%
  • 64 anni: 5,184% → 5,088%
  • 65 anni: 5,352% → 5,250%
  • 66 anni: 5,531% → 5,423%
  • 67 anni: 5,723% → 5,608%
  • 68 anni: 5,931% → 5,808%
  • 69 anni: 6,154% → 6,024%
  • 70 anni: 6,395% → 6,258%
  • 71 anni: 6,655% → 6,510%

Esempi pratici di calcolo delle pensioni 2025 rispetto al 2024

In base ai coefficienti appena citati, possiamo azzardare il calcolo della pensione per chi ci andrà nel 2025, paragonandolo a quanto hanno percepito quanti ci sono andati nel 2024. Le differenze non sono di poco conto.

Facciamo un esempio: chi ha maturato dopo 20 anni esatti di contributi un montante di 250.000 euro, e nel 2025 può andare in pensione con le anticipate contributive a 64 anni di età (come hanno potuto fare quanti hanno raggiunto gli stessi requisiti e lo stesso montante nel 2024), percepirà una pensione di 978,46 euro al mese lorda.

Infatti, i 250.000 euro (già rivalutati) si devono moltiplicare per il coefficiente 5,088%, generando una pensione annua lorda di 12.720 euro. Chi, a parità di condizioni, è uscito nel 2024, ha invece preso un trattamento di 996,92 euro al mese lordi, con un coefficiente del 5,184%, per un totale annuo di 12.960 euro.

Le differenze si fanno sentire anche a montanti più alti o per età di uscita differenti. Per esempio, con 400.000 euro di montante, nel 2025 una pensione a 67 anni vale 22.720 euro all’anno e 1.747,69 euro al mese (coefficiente 5,608%). Invece, chi è uscito nel 2024, a parità di condizioni, ha beneficiato di una pensione annua di 22.892 euro e una mensile di 1.760,92 euro, grazie al coefficiente del 5,723%.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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