Ecco ciò che non incide sull’ISEE anche se presente in DSU precompilata

L'ISEE contiene anche le prestazioni assistenziali che eroga l'INPS, ma non tutte incidono sull'indicatore e sui redditi familiari.
10 mesi fa
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Quando è il momento di presentare l’ISEE, milioni di famiglie si trovano di fronte alla preoccupazione che le soglie aumentino. Fino a far perdere alle stesse famiglie quelle agevolazioni e quei bonus da cui parte la necessità di presentare la DSU e ottenere così un ISEE in corso di validità. Molte famiglie non sanno quali sono effettivamente le cose che vanno ad incidere sul calcolo dell’ISEE e quali sono i redditi e le prestazioni che anche se percepite non vengono considerate ai fini dell’indicatore.

Oggi analizziamo effettivamente tutto ciò che entra a una famiglia e che anche se viene riportato tra i dati precompilati nella DSU, alla fine dei conti non incide sull’ISEE. E di conseguenza, non incide sul diritto a prestazioni quali l’Assegno di Inclusione o Bonus sociali e altre agevolazioni.

“Buonasera, ho presentato la DSU per il nuovo ISEE 2024 e ho notato una cosa che non mi torna. Nella dichiarazione sostitutiva unica che ho compilato tramite il mio Spid sul sito dell’Inps, vengono riportate oltre 10.000 euro di prestazioni INPS. Io ho effettivamente preso nel 2022 il reddito di cittadinanza e mio figlio disabile percepisce l’indennità di frequenza. Si tratta in entrambi i casi di prestazioni assistenziali e di bonus, quindi non dovrebbero concorrere alla formazione dell’ISEE. Come mai invece li trovo dentro? E cosa succede alla mia richiesta di Assegno di Inclusione dal momento che l’ho percepito già a gennaio e febbraio in base all’ISEE vecchio?”

[Sommario]

Ecco ciò che non incide sull’ISEE anche se presente in DSU precompilata

Ci sono delle prestazioni che anche se si trovano nella dichiarazione sostitutiva unica non concorrono alla formazione dell’ISEE. Il primo concetto da considerare è questo. Però poi bisogna approfondire il campo, perché ci sono bonus, agevolazioni e prestazioni assistenziali che sono vincolate a un determinato ISEE.

Altre invece sono vincolate ai redditi del nucleo familiare. E in alcuni casi, come per l’Assegno di Inclusione, entrambi i dati sono fondamentali per ottenere il diritto a percepire il trattamento assistenziale richiesto.

Evidente che sia importante ciò che viene riportato nel calcolo dell’ISEE come è importante ciò che determina il reddito familiare. In linea di massima tutti i redditi imponibili ai fini IRPEF di tutti i componenti il nucleo familiare incidono sul calcolo dell’ISEE.

Ecco le prestazioni assistenziali che finiscono con l’essere riportate nella DSU

Detto quindi che la determinazione del reddito rilevante ai fini ISEE parte dai redditi assoggettati a IRPEF, anche se sono computati al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali, ecco un quadro di ciò che anche se non dovrebbero, sono rilevanti nella DSU.

I trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non imponibili IRPEF ma rilevanti ai fini ISEE sono (parliamo di ISEE 2021 e ISEE 2022):

  • il Reddito di cittadinanza;
  • il Reddito di emergenza;
  • le indennità Covid;
  • la carta acquisti;
  • l’assegno per il nucleo familiare;
  • assegno per il nucleo familiare con tre figli minori;
  • l’assegno di maternità dei Comuni;
  • il bonus bebè;
  • l’assegno di natalità;
  • l’assegno unico.

Le prestazioni assistenziali vecchie minano le possibilità di prendere le nuove?

Anche se inseriti nella DSU precompilata, questi redditi rilevano ai fini ISEE, ma ci sono prestazioni per le quali non incidono minimamente. Ecco quindi la differenza sostanziale messa in luce anche durante la presentazione della DSU. Infatti questi redditi sono inseriti in un’area a parte. Parliamo dell’area denominata “prestazioni erogate dall’INPS”.

Questo è fondamentale per comprendere come, in base alla prestazione da richiedere, l’INPS ricalcola l’importo dell’ISEE e del reddito familiare, al netto di questi redditi provenienti dallo stesso Istituto come prestazioni assistenziali esenti da IRPEF. L’esempio si può fare con l’Assegno di Inclusione.

E prendendo spunto dalla nostra lettrice e del quesito sopra riportato.

L’ISEE è salvaguardato dal punto di vista dei redditi familiari provenienti da prestazioni assistenziali INPS

La nostra lettrice non avrà problemi a prendere l’Assegno di Inclusione, salvo altre cose di cui lei però non ci parla. Se ha preso nel 2022 solo i 10.000 euro dati dalla sommatoria di Reddito di Cittadinanza e Indennità di Frequenza, questi saranno abbattuti. L’INPS nella liquidazione dell’ADI inserirà reddito familiare come da DSU pari a 10.000 euro, ma ISEE ricalcolato pari a zero e reddito familiare ricalcolato pari a zero.

Questi 10.000 euro però possono incidere su altre prestazioni assistenziali, perché effettivamente ciò che si percepisce, inserito nella DSU, incide sempre. E soprattutto per misure e trattamenti erogati da altri Enti, non è raro che si finisca con il perdere il diritto ad una prestazione, per colpa di un’altra prestazione presa precedentemente.

Situazioni di questo genere hanno più volte portato cittadini e associazioni a ricorrere ai Tribunali Amministrativi Regionali.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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